Il Sole 24 Ore 22/11/2012, 22 novembre 2012
A PARIGI E BERLINO IL LAVORO RENDE DI PIÙ
L’Italia è indietro in tutti i principali indicatori sul lavoro. Un ritardo, certificato anche da recenti studi Eurostat, Ocse, Bankitalia e Istat, che investe la scarsa crescita della produttività (sia di tutti i fattori fondamentali per la crescita, sia - più specifica - del lavoro). Abbiamo il cuneo fiscale più alto, dovuto soprattutto all’elevata tassazione su lavoro e gli elevati contributi. Ma anche sul "Clup" (costo del lavoro per unità di prodotto) siamo fanalino di coda: da noi è in forte crescita, più di quanto accade in Germania e Francia.
Produttività del lavoro
Lo stallo della produttività italiana è emerso in pieno, specie se si paragonano le performance con gli altri Paesi nostri competitor. Fatto 100 il livello di produttività del lavoro nel 2005, la Francia è nel 2011 a 102,8 punti, la media europea è di 103,6 punti. In Germania la produttività del lavoro, sempre nel 2011, è pari a 104,4 punti, negli Stati Uniti si arriva a 106,7 punti, e in Spagna, è ancora più alta: si toccano i 109 punti. E in Italia? Siamo purtroppo indietro a tutti, con 97,9 punti, dopo aver toccato (nel 2009) addirittura quota 95,3 punti.
Ore lavorate
Da un altro punto di vista (ma la sostanza non cambia), nel 2011, ogni ora di lavoro in Francia ha portato 1,80 euro di valore aggiunto in più rispetto al 2005 fino a un totale di 45,4 euro l’ora. Negli stessi anni in Germania il salto è stato di 2,4 euro fino a 42,3 euro mentre l’Italia si è mossa di appena 10 centesimi, fino a 32,5 euro. Questo significa che, per ogni ora lavorata, accumuliamo circa 10 euro in meno di Pil.
Clup
E il quadro si conferma critico per il nostro Paese anche prendendo in considerazione il costo del lavoro per unità di prodotto. In Italia, dal 2000 al 2011, il "Clup" è salito di oltre 30 punti (fatto 100 il dato del 2000). In Francia l’aumento è stato invece di 25 punti (5 in meno del dato italiano). E siamo sotto di 10 punti anche rispetto alla media europea. A fare meglio di tutti è la Germania che ha visto aumentare il "Clup" nel periodo considerato di poco più di 5 punti.
Cuneo fiscale contributivo
In Italia, ancora, il prelievo fiscale è arrivato complessivamente al 68,4%. In Germania è fermo al 46,7%. A pesare, in negativo, sono le tasse su lavoro e contributi. Da noi rappresentano il 43,3%, contro il 21,8% della Germania.