Sara Rugnone, VanityFair 21/11/2012, 21 novembre 2012
PRIMO: NIENTE AMORE
Ha cercato marito nei siti online, e lo ha trovato. Poi ha scritto Internet Dates From Hell, un libro dove dispensa consigli in base alla sua esperienza, che è un best seller e presto diventerà un film. Trisha Ventker, 45 anni, ex maestra elementare, oggi fa la coach di appuntamenti online. Qui spiega come e perché David Petraeus si è fatto incastrare, con 5 dritte per non finire come lui.
TOR
Per le email, meglio usare Tor, un software che si scarica gratis e permette una comunicazione anonima. I messaggi non transitano dal client al server, ma rimbalzano attraverso un circuito crittografato che impedisce di risalire a chi li ha inviati (l’IP del computer non sarà mai rintracciabile).
BOZZE
Petraeus e la sua amante non si mandavano email, ma usavano un solo account lasciandosi i messaggi nella casella “Bozze”. Errore: le email in bozze sono in realtà le più «tracciabili», perché i sistemi di controllo le segnalano come «dati inattivi» e sono quindi quelle su cui si inizia subito a indagare. In più: anche se l’account è uno solo, ogni volta che vi si accede si lascia traccia con l’IP del computer che si sta usando (in genere sempre i due degli amanti).
CHAT
Vuoi chattare? Fallo solo in modalità «off record»: così nulla sarà mai salvato. Le chat online non sono sicure: anche se usi un nome falso per accedere all’account, non sarai mai completamente protetto perché attraverso i provider (e anche dopo 10 anni) tutto è rintracciabile.
ONLINE
Vuoi fare un regalo o prenotare una cena romantica? Guai a farlo online: ogni movimento virtuale sarà indelebile. Meglio andare di persona. O al massimo usare il telefono, ma facendo chiamare altri per prenotare. Il cellulare, ricordate, è il più infedele degli amici.
APP
Scordati WhatsApp, Viber e Nimbuzz: anche se non li usi per chattare con l’amante, sono le prime memorie storiche della tua vita. Magari ci scappa una confessione a un amico, ed è fatta. Ma basta anche meno: come usare Shazam per scoprire il nome della canzoncina jazz sentita all’ultimo concerto dove siete andati clandestinamente. Ecco la prova. Ovvero, se i sospetti incombono, lo smartphone è il primo luogo dove cercare indizi della storia personale di tutti. Colpe comprese.