Paolo Di Stefano, Corriere della Sera 22/11/2012, 22 novembre 2012
MATTEO RENZI E IL SUO ANAGRAMMA. QUANDO LA ROTTAMAZIONE E’ NEL NOME
«Lo determini mercé l’esatto / rimescolamento delle lettere». È la definizione dell’anagramma secondo il critico e filologo Enrico Parodi. Inutile dire che la frase che segue la barra è «l’esatto rimescolamento» della prima. Esistono però, e contano eccome, nella critica fonosimbolica, gli anagrammi imperfetti: per esempio panca-campa e capra-crepa nel noto scioglilingua. Il grande linguista Ferdinand de Saussure, studiando antiche composizioni in versi, definì «ipogrammi» le parole-tema nascoste sotto un testo poetico: così la parola «Laura», nel Canzoniere di Petrarca, sta dentro «l’aura» e «lauro», anche se non perfettamente, mentre «Silvia», che apre la famosa poesia leopardiana, trova il suo anagramma esatto in «salivi», che chiude la prima strofa. Ogni testo è doppio, cioè sotto la superficie della prima lettura si nascondono parole che ne sono il vero motore, gli «ipogrammi».
Questa lunga premessa per arrivare a Matteo Renzi, che non è un poeta né, tanto meno, una poesia. Ma colpisce che il suo nome e cognome contengano, producendo un anagramma quasi perfetto (si ripetono due vocali), la parola chiave (poi faticosamente rimosso) del suo programma elettorale: ROTTAMAZIONE. È vero che portando avanti il gioco all’infinito (come farebbe molto meglio Stefano Bartezzaghi) possono anche venir fuori poco rassicuranti MATTE ORAZION o AMARE TENZONI o MORTE AZIONI. Ma a un critico fonosimbolico non sfuggirebbe che dentro Matteo Renzi si nasconde un altro possibile «ipogramma»: MARZO. Il pericolo per lui è che le elezioni scivolino al mese successivo. Scriveva Dante, citando Giustiniano che «li nomi seguitano le nominate cose, sì come è scritto: "Nomina sunt consequentia rerum"». I nomi corrispondono alle cose. Rimangono da valutare nella stessa chiave gli avversari di Renzi. Per esempio, Nichi Vendola dovrà rassegnarsi a un malinconico INVOCHI LANDE o potrà gioire con i trionfali VINCE, LODI N’HA e IH, VINCENDOLA? E Pier Luigi Bersani è l’anagramma perfetto di SPINGERAI BEI URLI. Si tratterà di interpretare al meglio il più approssimativo SPEGNERAI BURLE.
Paolo Di Stefano