Luigi Offeddu, Corriere della Sera 22/11/2012, 22 novembre 2012
«DARE E AVERE». TUTTI I NUMERI DELL’ITALIA - I
numeri li ha tutti la Ragioneria generale dello Stato presso il nostro ministero dell’Economia, e un po’ fanno impressione: dicono che, nel secondo trimestre del 2012, l’Italia ha versato alla Commissione europea circa 3.216,08 milioni di euro. Mentre ha ricevuto 1.576,41 milioni. In due parole, ha dato più o meno il doppio di quanto ha avuto: «Saldo netto negativo — certifica ancora la Ragioneria — di circa 1.639,67 milioni». La storia si ripete negli altri trimestri e negli altri anni: secondo i dati ufficiali di Bruxelles, nel 2011 l’Italia ha contributo per 14,3 miliardi al bilancio della Ue mentre la Ue ha destinato all’Italia 9,5 miliardi. Significa che l’Europa è una sanguisuga, e il Bel Paese un donatore di sangue? Naturalmente no: il bilancio della Ue, come del resto quello italiano, è troppo complesso per consentire letture semplicistiche, e i numeri da soli non dicono mai tutto. Però lo squilibrio c’è e si vede, proprio come in molti altri Paesi: per esempio, la Francia dà a Bruxelles 18 miliardi, e Bruxelles ne spende in Francia 13; ma l’Irlanda ne dà invece 1,1, e ne incassa 1,6, un buon mezzo milione in più. Il «pari» non c’è quasi mai, e anche questo è probabilmente normale. Ma al vertice di oggi, oltre ai grandi discorsi ideali, sarà bene tener presenti anche i conti minuti dei ragionieri. Diversamente il calcolo del «dare e avere» finisce in un vecchio adagio: «chi ha avuto ha avuto…».
Luigi Offeddu