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 2012  novembre 22 Giovedì calendario

COSÌ SI RIVOLUZIONA IL MONDO DEL LAVORO


[7punti]

FISCO. È necessario che il governo «tracci le linee guida per attuare una riforma strutturale del sistema fiscale che lo renda più equo e, quindi, in grado di ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e sulle imprese in maniera del tutto sproporzionata». Le parti sociali «convengono sulla necessità di condividere col governo i criteri di applicazione degli sgravi fiscali e contributivi per il salario di produttività».

RELAZIONI INDUSTRIALI. Il contratto nazionale, garantendo «la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori, deve prevedere una chiara delega al secondo livello di contrattazione delle materie e delle modalità che possono incidere positivamente sulla crescita della produttività, quali gli istituti contrattuali che disciplinano la prestazione lavorativa, gli orari e l’organizzazione del lavoro». I contratti nazionali possono quindi «definire che una quota degli aumenti economici derivanti dai rinnovi contrattuali sia destinata a elementi retributivi da collegarsi a incrementi di produttività».

RAPPRESENTANZA. Entro il 31 dicembre bisognerà «consentire l’avvio della procedura di misurazione della rappresentanza». Le intese dovranno prevedere «disposizioni efficaci per garantire l’effettività e l’esigibilità delle intese, il rispetto delle clausole di tregua sindacale, di prevenzione e risoluzione delle controversie collettive, le regole per prevenire i conflitti, non escludendo meccanismi sanzionatori per le organizzazioni inadempienti».

PARTECIPAZIONE. Imprese e sindacati, considerato che la riforma del mercato del lavoro «dispone che siano i contratti collettivi a dare attuazione alle misure per la partecipazione», chiedono al governo di esercitare la delega. Ritengono che i contributi versati per il welfare contrattuale «debbano beneficiare di un regime fiscale e contributivo di vantaggio, a partire dalla previdenza complementare». Sarebbe utile «favorire l’incentivazione dell’azionariato dei dipendenti, anche in forme collettive».

FORMAZIONE. È necessario «un miglior coordinamento tra il sistema della formazione pubblica e privata per ottenere maggiori benefici e migliori risultati e per favorire processi di coordinamento e indirizzo con le politiche attive».

MERCATO DEL LAVORO. Imprese e sindacati chiederanno al governo «un confronto per verificare gli effetti sull’occupazione della recente riforma». Bisogna «conciliare le esigenze delle imprese e quelle dei lavoratori più anziani, favorendo percorsi che agevolino la transizione dal lavoro alla pensione, creando nello stesso tempo nuova occupazione anche in una logica di solidarietà intergenerazionale».

CONTRATTI COLLETTIVI. A questo livello spetta «piena autonomia negoziale sulla ridefinizione dei sistemi di orari e della loro distribuzione anche con modelli flessibili» e sulle nuove tecnologie».