Luca D’Ammando, varie, 21 novembre 2012
APPUNTI VOCE ARANCIO DEL 21/11/2012
MUSEO Google Art Project, il più grande museo virtuale del mondo. Quindici milioni di visitatori e 35 mila opere provenienti da 180 gallerie sparse in oltre quaranta Paesi. Ha due milioni di followers su Google+ e 300 mila gallery create dagli utenti.
PIXEL Molte delle immagini che si possono ammirare su Google+ sono state elaborate con la tecnologia Gigapixel (fino a 7 miliardi di Pixel) e offrono dettagli normalmente invisibili all’occhio umano.
ARTE «Io faccio arte e con l’arte faccio i soldi e con i soldi compro arte. È una specie di alchimia. L’arte si trasforma in denaro e poi in arte di nuovo» (Damien Hirst, che finora ha collezionato circa duemila opere d’arte, ora in mostra a Torino, alla Pinacoteca Agnelli).
MOSTRE In Italia vengono allestite 11 mila mostre l’anno in quasi quattromila sedi diverse, e spendiamo per questo quasi due miliardi di euro. I visitatori sono 40 milioni all’anno (ricerca realizzata dalla Bocconi, relativa al periodo 2009-2011).
CODICE Il progetto German Barcode of Life, coordinato dal Museo di Scienze naturali di Bonn, per dotare di un codice a barre tutti gli esseri viventi, a partire dalle piante. Scopo: sostituire i vecchi nomi in latino e identificare ogni organismo vivente in pochi minuti, con lettori come quelli del supermercato.
REAL Il Real Madrid guadagna 80 mila euro al giorno dai turisti che visitano il museo e fanno un giro di campo e degli spogliatoi.
MICHELIN Tra i cuochi italiani premiati (una stella) nell’ultima guida Michelin: metà ha meno di 35 anni e 3 sono addirittura sotto i 30 (Lorenzo Cogo 26, il più giovane). Più ristoranti (729) offrono menu completi sotto i 25 euro (un terzo di quelli segnalati); 277 Bib Gourmand, cioè ristoranti capaci di coniugare grande qualità a prezzi contenuti (30, 35 euro). Nel 2011 l’Italia aveva 276 stelle, ora sono 307, record: secondo posto nel mondo dietro la Francia. La Campania (32) si conferma al terzo posto tra le regioni stellate, dietro Lombardia (56) e Piemonte (38). Sempre Bolzano la provincia più brillante (17 stelle).
DOMANDE Cosa vuol dire cucinare?
«Rispondere a tre domande: che cos’ho, cosa so, cosa faccio. Tutto qui» (Alain Ducasse).
DUCASSE Alain Ducasse, lo chef più famoso al mondo. Al momento ha ventisette fra ristoranti, alberghi e bistrot; diciannove stelle Michelin; circa 1.500 dipendenti. Il suo giro d’affari è di 120 milioni di euro all’anno.
MCDONALD’S/1 Per la prima volta negli ultimi dieci anni gli incassi di McDonald’s sono in discesa. Giù del 2,2 per cento negli Usa; giù del 2,2 per cento in Europa; giù del 2,4 in Asia, Medio Oriente e Africa.
MCDONALD’S/2 McDonald’s ha 34 mila ristoranti che servono 58 milioni di clienti in 119 parti del mondo.
RICETTE GialloZafferano, uno dei siti di ricette più cliccati in Italia con una galassia di app tra le più scaricate per Apple, Windows e Android (tutte gratuite). La cuoca Sonia Peronaci: «Il segreto è la semplicità delle nostre ricette, alla portata di chiunque. Poi, la precisione sulle dosi e sugli ingredienti».
TAG Tra i tag più usati su Twitter: “cipolla”, “aglio” e “melanzana” (indagine condotta da Twistory).
INTEGRALE I cibi integrali, una volta erano considerati alimenti per poveri, oggi ricercati perché conservano proprietà importanti che si perdono con la raffinazione. Gli alimenti integrali combattono l’obesità, il diabete, le malattie infiammatorie e cardiovascolari. Solo il 2% degli italiani mangia cibi integrali almeno una volta alla settimana.
BATTIATO Franco Battiato segue l’alimentazione tradizionale tibetana, anche in tour: «Ho un road manager che, prima che io arrivi, ha già chiesto per me riso basmati e pane integrale».
FALSI Per esser certo che un mercante d’arte non gli rifilasse un falso, lo scrittore Gaetano Cappelli andò dal pittore Schifano, mise i soldi sul tavolo e pretese che il quadro gli venisse dipinto subito, sotto gli occhi.
DIETE Lord Byron si pesava continuamente e si misurava ogni giorno il girovita. Aveva cominciato una dieta da studente, eliminando la carne, poi si era limitato a un pugno di riso, infine aveva deciso di saltare il pranzo, ingannando l’appetito con un biscottino e una tazza di tè, o mordicchiando mastice. Stendhal pretendeva di consumare a ogni pasto una bistecca, una bottiglia di Saint-Julien, un frutto, un gelato e una tazza di caffè. Maupassant per rinforzarsi seguiva una dieta a base di uova, selvaggina e carne rossa frullata nel latte. Dieta carnivora anche per Baudelaire: a pranzo arrosto freddo con tè e a cena lo stesso con un po’ di vino
PEGGIO «Non interessarsi dell’arte può essere un male, ma interessarsene con cattivo gusto può essere peggio» (Leo Longanesi, Miscellanea su L’italiano, 1927).