Laura Serafini, Il Sole 24 Ore 20/12/2012, 20 dicembre 2012
CDP-QATAR, JOINT DA DUE MILIARDI
La Cassa depositi e prestiti infrange un nuovo muro e si allea con un fondo sovrano del Medio Oriente. La veste dell’alleanza è una joint-venture paritetica (denominata IQ Made in Italy Venture) di cui fa parte il braccio operativo di Cdp, il Fondo strategico italiano guidato da Maurizio Tamagnini. Il partner è Qatar holding Llc (QH), creata nel 2006 dal fondo sovrano del Qatar Qia (che ha una dotazione di 115 miliardi di dollari), per fare shopping nella moda e lusso, negli alberghi, grande distribuzione e altro in giro per il mondo. E in verità è proprio sul comparto della moda che circa 5 mesi fa il Fondo strategico e i fondi del Qatar si sono "scontrati" la prima volta: Fsi in cordata con Ermenegildo Zegna da una parte e il fondo Mayholla dall’altro puntavano entrambi a rilevare il controllo di Valentino, che come noto è finito poi agli arabi perché hanno offerto di più.
L’alleanza annunciata ieri potrebbe muovere i primi passi proprio dalla moda e lusso, anche se tra i settori di interesse ci sono anche l’alimentare, il turismo – soprattutto i luxury hotel –, l’arredamento, il tempo libero e il "lifestyle". Insomma, il made in Italy per antonomasia, anch’esso entrato nel mirino di Fsi, come anticipato dal Sole 24Ore dello scorso 21 ottobre.
La jv è stata dotata di un capitale di partenza di 300 milioni, ma potrà arrivare fino a 2 miliardi versato pariteticamente dai due partner nel corso di 4 anni. Se funzionerà come agisce Fsi, i versamenti di capitale arriveranno in concomitanza con la chiusura dei deal. La moda potrebbe essere il campo per il primo passo: varie griffe italiane stanno pensando a una strategia per il futuro e non è escluso che qualcuno di loro nei mesi scorsi sia già andato a trovare Tamagnini. Versace, ad esempio, è alla ricerca di un partner finanziario, Dolce&Gabbana ha pensato alla quotazione, Giorgio Armani deve decidere come gestire in un non lontano futuro l’avvicendamento alla guida del suo gruppo. E Zegna è sempre alla ricerca di una buona acquisizione per fare il salto dimensionale. Oltre a Valentino, i fondi del Qatar in Italia hanno comprato soprattutto alberghi di lusso: la catena di hotel Costa Smeralda, l’hotel Gallia di Milano, il Baglioni di Firenze e hanno puntato anche l’Eden di Roma.
Bisognerà vedere come potrà funzionare in concreto una jv totalmente paritetica tra due soggetti pubblici come Fsi (assistito da Clifford Chance) e Qatar Holding (assistito da Cleary Gottlieb): entrambi investono con ottica di lungo periodo e scelgono management di elevata qualità. Per investire dovranno essere d’accordo su tutto e non sarà semplice. Secondo alcune indiscrezioni, in una fase iniziale Fsi avrebbe provato a proporre una partnership a maggioranza italiana, ma i qatarini avrebbero respinto l’ipotesi pretendendo una pari capacità decisionale. La speranza dei vertici della Cdp, in un prossimo futuro, è che QH possa entrare anche nel capitale di Fsi, di Cdp Reti o della capogruppo guidata da Giovanni Gorno Tempini. L’accordo è di grande importanza, ha del resto spiegato ieri Franco Bassanini, presidente di Cdp, «perché potrà favorire accordi di co-investimento sia con Fsi sia con altri strumenti del gruppo».
Per ora, però, sul tappeto non ci sarebbe nulla di concreto. Quello che può accadere, perché avvenuto anche in altri Paesi in cui hanno investito i fondi qatarini, è che il funzionamento della jv paritetica si riveli di soddisfazione per i manager arabi per cui decidano di acquisire piccole quote in società controllate dai governi. Fsi potrà costituire un biglietto da vista per il fondo del Qatar presso gli imprenditori italiani, oltre che una guida alla scoperta di valide occasioni di business su marchi meno noti ma non per questo meno validi. «Oltre alla significativa potenza di fuoco in termini di capitale disponibile - ha detto Tamagnini - la jv mette insieme due partner con competenze complementari. Questa combinazione può offrire a molte imprese italiane opportunità concrete di trasformazione e creazione di valore».