varie, 20 novembre 2012
Albero di Natale per Sette - Siccome l’albero di Natale potrebbe offendere i sentimenti religiosi dei non cristiani, a Bruxelles hanno deciso che quest’anno in piazza ci metteranno un’istallazione digitale
Albero di Natale per Sette - Siccome l’albero di Natale potrebbe offendere i sentimenti religiosi dei non cristiani, a Bruxelles hanno deciso che quest’anno in piazza ci metteranno un’istallazione digitale. In molte regioni d’Italia anticamente l’albero di Natale tradizionale era il “ceppo”, un grosso e stagionato pezzo di legno messo a bruciare nel camino che doveva durare fino a Capodanno o all’Epifania. In Abruzzo si mettevano nel fuoco tredici piccoli ceppi cosparsi di vino, a memoria dell’ultima cena di Gesù con gli apostoli. A Isernia, il capofamiglia prima di gettare il legno nel camino, lo spruzzava con acqua benedetta, quindi, alzandolo tra le braccia, formava in aria il segno della croce. Ciò che rimaneva del legno bruciato era conservato per scongiurare la grandine. (Cesare Biasini Selvaggi, "I segreti del presepio", Piemme) Nei paesi di lingua tedesca si crede che, durante la notte di Natale, gli angeli discendano nei cimiteri per accendere su ogni tomba un piccolo albero natalizio. (Cesare Biasini Selvaggi, "I segreti del presepio", Piemme) L’albero natalizio è menzionato una prima volta in testi tedeschi del XVII secolo. Il filologo Maximilien-Paul-Emile Littré (1801-1881) nel suo Dizionario della lingua francese ne parla raccontando che «in alcuni paesi un ramo di abete o di agrifoglio viene variamente addobbato, e guarnito soprattutto di dolciumi e giocattoli da distribuire ai bambini, con grande festa da parte loro». (Claude Levi-Strauss, Babbo Natale giustiziato, Sellerio). L’albero nero disegnato qualche anno fa da Gucci. Tom Ford, allora stilista della maison: «Il nero è da sempre il mio colore preferito, ma è impossibile trovare un albero di Natale così. Perciò ho deciso di disegnarne uno io stesso». In materiale ecologico, 252 rami componibili per un’altezza di 2 metri e 66 centimetri. Costo: 1.600 euro, decorazioni escluse. (Laura Laurenzi su la Repubblica del 16/10/2001) L’albero di Natale, introdotto nella reggia di Francia solo nel 1840 grazie a Elena di Mecklemburgo, sposa del duca di Orléans. (Jacques Brosse, Gli alberi, storia e leggende, Allemandi editore) Nel XVII secolo, a Versailles, Elisabetta Carlotta, principessa palatina sposata al fratello di Luigi XIV, evocava con nostalgia gli alberi di Natale della sua infanzia, coperti di zuccherini e candele. (Jacques Brosse, Gli alberi, storia e leggende, Allemandi editore) L’abete rosso, con cui si fa l’albero di Natale, può vivere fino a 500-700 anni. Esemplari record, alti fino a 68 metri, si trovano in Carpazia. Nel Medioevo i popoli germanici e scandinavi li portavano nelle loro case per addobbarli con ghirlande, uova dipinte e dolci. (Jacques Brosse, Gli alberi, storia e leggende, Allemandi editore) La maggior parte degli alberi di Natale che finiscono nelle case degli italiani arrivano dalla Toscana, in particolare dalla zona fra Arezzo e Pistoia. Gli abeti rossi sono coltivati soprattutto in terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono. Contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline, a combattere l’erosione e gli incendi. Un abete rosso costa 20-25 euro. Quando si acquista bisogna guardare se c’è il cartellino col nome del produttore, il numero di autorizzazione all’esercizio di attività florivivaistica, la specie e l’età. Il cartellino indica la regolarità della coltivazione Prima di essere venduto come albero di Natale, un abete rosso deve crescere per 5-6 anni. Per produrre 500 mila alberi sintetici occorrono 10.000 tonnellate di petrolio e si producono 11.500 tonnellate di anidride carbonica. Un ettaro di piantine di abete produce ossigeno per 45 persone: sei milioni di abeti e pini significano 282 mila chili di anidride carbonica in meno. (ROSELINA SALEMI, LA Stampa 5/12/2010) Ogni anno in Italia si vendono circa 6 milioni di abeti per fare l’albero di Natale. Artificiali: 5 milioni. L’albero artificiale è fatto di varie leghe metalliche e plastiche tipo polivinilcloruro (Pvc) e polietilene tereflalato (Pet). Schwarzenegger governatore della California nel 2006 volle che l’albero del Parlamento di Sacramento fosse alimentato a idrogeno. (Anna Lombardi, il venerdì di Repubblica 18/12/09) Nel calendario degli alberi pensato dai celti, il 24 dicembre, giorno della rinascita del Sole, era raffigurato dall’abete rosso, albero simbolo del parto. (Jacques Brosse, Gli alberi, storia e leggende, Allemandi editore) Convinzione che l’albero di Natale sia nato in Alsazia, perché le testimonianze più antiche sugli alberi addobbati riguardano la città di Strasburgo. In Italia l’albero di Natale si diffuse alla fine dell’Ottocento, ma in Liguria l’abitudine di ornare rami di alloro con strisce di carta colorata, mandarini, mele e fichi secchi già era presente da tempo. (Clotilde Buratti - Carla Bonamici, "Magico Natale", Sperling&Kupfer 1999) I tedeschi adornano l’albero di Natale con dolciumi, mele e arance; i polacchi con uova e festoni di carta; gli orientali con mandarini e dolci di riso. (Aldo Falanga, Tutto sul Natale, Città Nuova) Il regista Wim Wenders, per il 2032, prevede di avere l’albero di Natale olografico «che sarà esattamente identico ad un abete vero, avrà lo stesso profumo e tante luci colorate». Rosanna Cancellieri, appassionata di orecchini a forma di albero di Natale. «Io vorrei morire a Natale, con il grande albero illuminato in mezzo alla piazza» (Marcello Mastroianni nel suo ultimo lavoro teatrale, “Le ultime lune” di Furio Bordon). In occasione del Natale 1840 il principe Alberto, marito della giovane regina Vittoria, installò, secondo l’uso germanico, un albero decorato nel castello di Windsor. L’abitudine si diffuse immediatamente in tutta l’Inghilterra. (Desmond Morris, Christmas Watching, Jonathan Cape, London 1992) Dal 1947 la Norvegia dona l’abete a Trafalgar Square, Londra, per ringraziare gli inglesi che durante la seconda guerra mondiale diedero rifugio al loro re. (Anna Lombardi, il venerdì di Repubblica 18/12/09) Totò, memore dell’infanzia misera, a Natale, ormai ricco e famoso, esagerava con l’albero. Racconta la figlia Liliana: «Il primo che riesco a mettere a fuoco era alto più di tre metri e costava più di 5.000 lire negli anni Quaranta». (Paolo Mosca, "il Giornale" 21/12/2004). Sting spese 9.500 euro per comprare un albero di Natale. Sophia Loren, un «albero di Natale» secondo Alberto Sordi. Qualche anno fa negli Stati Uniti andò di moda l’albero “al contrario”. In vendita a 599,95 dollari, andava a ruba perché occupava meno spazio. Un gioielliere di Singapore, Soo Kee, allestì un albero di Natale da 1 milione di dollari utilizzando come decorazioni 3.762 pezzi di cristallo e 21.798 diamanti. La pallina per albero di Natale decorata con oro a 24 carati scolpito a mano e rifinito con 120 diamanti: costa circa 20.000 euro. Il 5 dicembre del ’96 la maison di orologi Piaget tirò su in Place du Rhône a Ginevra un albero di Natale con palle trasparenti riempite di gioielli e orologi. Valore complessivo: 8.885.588 dollari. (Guinness world records 2000 - Il Guinness dei Primati, Mondadori) Secondo un rapporto della Commissione europea gran parte delle luci natalizie vendute in Europa, provengono da Paesi extra europei e non sono a norma. Nelle fiere specializzate in oggetti natalizi sono stati presentati alberi già tutti addobbati, argenti, dorati e rossi. (ROSELINA SALEMI, LA Stampa 5/12/2010) Nella hall dell’Emirates Palace Hotel di Abu Dhabi fu allestito un albero di Natale costato undici milioni di dollari: gli addobbi erano 181 tra diamanti, perle, smeraldi, zaffiri e affini. (Renato Besana, Libero 17/12/2010) «Quando ero bambina ho fatto un albero di Natale decorato solo con i pupazzetti dei calciatori dell’Inter». (Letizia Moratti). «Cosa c’è di più geniale di un pino di plastica? Dura una vita e non lascia aghi ovunque. E in più si può sistemare dappertutto» (Adalberto Cremonese, Libro della buona creanza). Il pasticciere parigino che ha realizzato un albero di cioccolato fondente: quattro tonnellate di peso, alto 10 metri, decorato da bottoni, praline di cacao e zucchero a velo. Gli alberi più alti lo scorso Natale erano: quello del Vaticano (30,5 metri), poi quello del Rockfeller Center (22,5), seguivano quello di Trafagar Square a Londra (20) e quello di Obama alla Casa Bianca (8). (Vanity Fair, 4 gennaio 2012) Breve guida sull’albero di Natale (vero): misurare bene la stanza in cui va messo, per non acquistarlo troppo alto; sistemarlo dove c’è luce ma lontano dal calore; non spezzare i rami; non decoralro con addobbi pesanti; non spruzzarlo di neve sintetica; bagnare la terra ma non troppo. Secondo Codacons i prezzi per addobbare un albero di Natale l’anno scorso erano questi: confezione piccola di palline lavorate 9,99 euro; fili argentati 2,50 euro; puntale grande 25 euro. «Gli abeti devono starsene lassù sulle montagne, per la gioia degli scoiattoli, e il presepe quaggiù per la gioia degli uomini» (Camillo Langone).