Marco Gasperetti, CorrierEconomia 19/11/2012, 19 novembre 2012
PROGRAMMI. UN CERVELLO PER QUATTRO - C’è
un filo d’oro che unisce Windows 8, OsX Mountain Lion e Linux Ubuntu 12.10, i tre sistemi operativi da sempre rivali e alternativi: il suo nome è «convergenza». È d’oro perché si alimenta con il business del terzo millennio tecnologico, cioè la possibilità di funzionare, o comunque interagire, su più dispositivi (computer, tablet, smartphone e tra pochissimo anche la tivù). Converge perché unisce media fino ad oggi separati, incapaci di parlare un linguaggio simile. Insomma, Microsoft e ancora prima Apple e Canonical (Linux) hanno capito che il futuro dei sistemi operativi non poteva che essere quello di costruire sistemi adatti a tutti i dispositivi hi-tech, per offrire agli utenti l’intercambiabilità del sistema multiuso, nuovo verbo dell’hi-tech.
Ecco spiegati il salto di Microsoft con il nuovo Windows 8 (rivoluzione per certi versi inattesa), e anche i cambiamenti radicali dei sistemi operativi Apple e Linux.
L’ultimo Microsoft
Il nuovo Windows 8 — che può sconcertare chi da anni utilizza Windows XP o Professional (la stragrande maggioranza delle aziende) — è un sistema operativo che quasi azzera le differenze tra tablet e smartphone. La nuova interfaccia, ribattezzata Modern, e la nuova schermata Start (quella con i riquadri, per capirci, cioè icone alcune delle quali, le Live Tiles, animate) si ritrovano sui tablet e sugli smartphone di nuova generazione.
È un grande passo avanti per chi è un nomade tecnologico e divide, ma meglio sarebbe dire frammenta, il suo lavoro sul computer d’ufficio, quello di casa, sul tablet e il super telefonino. Non è un caso che Microsoft abbia abbinato al nuovo «os» un sistema cloud, di archiviazione sulla «nuvola» di Internet, economico ed efficiente.
Windows 8 è certamente un’evoluzione: appare più stabile, più sicuro alle minacce dei virus e degli spyware, più veloce e intuitivo e le app cominciano ad abbondare e sono di buona qualità. Però oggi deve scontrarsi con un amico-nemico: il touch screen.
Windows 8, infatti, funziona bene quando s’impartiscono i comandi toccando lo schermo con le dita, ma quando si lavora con un personal computer o un netbook con lo schermo tradizionale (non touch screen, quindi), i comandi sono trasmessi in modo meno immediato.
Ci vuole un po’ di adattamento per superare l’impasse, ma alla fine ne vale la pena. Microsoft ha fatto un balzo in avanti e dovrà pagarne il costo, ma crediamo che la nuova versione di Windows possa diventare presto un business.
La Mela interattiva
Del resto anche Mountain Lion (arrivato alla versione 10.8.2) ha un cuore molto convergente. Il sistema di archiviazione remota sulla nuvola (iCloud) ha un’interazione perfetta con i vari dispositivi Apple (iPhone, iPad, iPod evoluti, portatili) e sono apparse funzionalità che ieri erano la prerogativa di iOs, il sistema operativo mobile: come il centro notifiche, il promemoria e l’interazione gestuale (con un apposito pad, il tappetino, che può sostituire il mouse). Anche Apple deve fare di più, però, per eliminare completamente la differenza tra i due sistemi operativi (Os di Mac e iOs, appunto), cosa che potrebbe avvenire presto.
La comunità aperta
Infine ecco Linux Ubuntu (versione 12.10), probabilmente il sistema libero (si può scaricare gratuitamente) più avanzato che c’è. Essendo completamente aperto e gestito da una comunità, Ubuntu si può permettere balzi in avanti impossibili per Apple e Microsoft. Il sistema può essere installato liberamente su un computer, un tablet e tra poco anche sulle tivù. Semplice da utilizzare, ha anche un sistema cloud di buona qualità.
Ma la cosa che sorprende di Linux — l’unico sistema operativo ad essere del tutto gratuito — è, soprattutto, la semplicità d’uso. Ubuntu 12.10 ha uno stile minimalista eppure racchiude in sé tutte le potenzialità degli altri sistemi operativi. I software a corredo, come quello per l’ufficio (anch’essi «free»), tengono il passo con i più blasonati e costosi concorrenti. E adesso si aspetta la versione per la tivù.
Marco Gasperetti