Nino Luca, Corriere della Sera 17/11/2012, 17 novembre 2012
«Blin». Trentasei minuti dopo la mezzanotte. Un suono leggero e un lieve riflesso di luce emesso dall’iPad sul comodino fende silenzio e buio della camera da letto
«Blin». Trentasei minuti dopo la mezzanotte. Un suono leggero e un lieve riflesso di luce emesso dall’iPad sul comodino fende silenzio e buio della camera da letto. La mail è il segnale di via alle proposte per il couponista insonne. Il primo sussulto sotto le coperte lo provoca LetsBonus. Il sonno appena conquistato s’indirizza verso viaggi: relax tra le montagne di Livigno a 129 euro oppure fuga di tre giorni nel parco nazionale dello Stelvio a 99 euro? Bisogna decidere in 24 ore, dopodiché la proposta svanisce. Quattro giorni a Roccaraso a 199 euro oppure tre notti sulle Dolomiti a 195 euro? Escluso subito il sole d’Africa (volo per Zanzibar, 7 notti a 899 euro) affascina il delitto a tavola inscenato a Pisa per la cena dell’Immacolata: 85 euro a persona con finto morto compreso nel prezzo. Ecco i protagonisti italiani del social-shopping, uno dopo l’altro, con le loro proposte via email nel cuore della notte. Dal Capodanno a Marilleva allo sbiancamento dei denti al concerto di Massimo Ranieri a Firenze con notte al Grand Hotel Mediterraneo: compreso «Perdere l’amore» solo 65 euro, a persona. A parte certe stranezze, tipo 72 profilattici a 13,50 (una scorta per la vita o da distribuire agli amici) questi coupon sono una bella mano per comprare il superfluo in tempo di crisi. Una manna per una coppia con tre bambine piccole, come la mia. Ore 2.48 Ancora «blin». Tocca a Groupon, leader del mercato italiano con più di 7 milioni di utenti. «Vuoi dipingere 50 metri di pareti di casa con 149 euro?». Ma solo di bianco. L’offerta s’intrufola nel sonno. «Ari-blin». Sono le 3 e 15 e Groupon ci riprova. Stesse proposte ma in un ordine diverso. «Blin»: le 3.40. Al suo milione di clienti Poinx è lieta di offrire il sogno di ogni sonnambulo: un «coupon valido per un set formaggio Foppapedretti». Con i miei 26,50 euro posso aiutare Poinx a raggiungere gli oltre 8 milioni di euro di fatturato. Praticamente il doppio dell’anno prima, quando ancora dormivo beato. Ore 4.58 Finalmente una lunga pausa, dopodiché: «blin». Stavolta a bussare è Prezzofelice. In piena fase rem offre un tablet, una borsa in ecopelle e, a soli 39,80, ben 200 capsule per il caffè. Alle 5.01: «blin». Ecco Groupalia, che a febbraio indicò in 100 milioni di euro l’obiettivo del fatturato del 2012 (lo scorso anno era di 40). Con «l’ultimo giorno dai Fratelli La Bufala, menu per due persone a 13 euro» prova a rifilare due pizze, birra e dolce ai suoi 3,5 milioni di clienti nel Belpaese. Quest’«ultimo giorno» lo avevamo già acquistato ad agosto, quanti «ultimi giorni» esistono? I social-shopping sono sempre aggiornatissimi, infatti ecco il «kit 50 sfumature ispirato al best seller dell’anno. Lasciati trasportare dal desiderio e scopri il fascino di un gioco diverso dal solito». Con 19,90, sconto del 61%, portate a casa due dark balls, pinze, mascherina, frustino e manette. Girarsi dall’altra parte per trovare pace fino alle 7.26 è istintivo. «Blin». Ora è Offerum a bisbigliare che in corso Sempione a Milano si effettua un «trattamento filler viso di acido ialuronico» con tanto di chirurgo estetico «per avere labbra carnose e un viso perfetto»: 79 euro. Ore 7.36, «blin» ecco Jumpin con il quotidiano percorso benessere. Ore 8 Salto in piedi frastornato. Gli imbonitori notturni continuano con le loro proposte anche alla luce del sole. Nel giro di mezz’ora con tre clic mi aggiudico: 1) A pochi passi dal Duomo una visita con osteopata a soli 9 euro. 2) Quaranta minuti per tre persone dentro la grotta del sale per tenere lontana l’influenza: 25 euro. 3) Quattro biglietti per il cinema anche 3D a 27,50. I dati della carta di credito si autocompongono sulla pagina web. Clic, clic, clic. Fatto: 61,50 euro di acquisti non programmati in tempo di crisi in dieci secondi netti. Alle 10.06: «blin». Qualora mi fosse sfuggito qualcosa, ecco la mail di Promomappa: «Per non perdere le migliori proposte del giorno». Ore 14 Respiro dal couponing sfrenato fino alle 14 quanto scatta la fase delle tre regole: verificare, verificare, verificare. Prima di acquistare bisogna controllare se, oltre alla foto patinata della grigliata più succulenta al mondo, esista anche la saracinesca del ristorante brasiliano. Così faccio un controllo telefonico e sembra tutto ok: «Prego, prego, siete in cinque? — mi risponde il gestore —. Compri due coupon per 4 persone, alla bambina offriamo noi». Risultato? Dopo aver sganciato 29 euro a coppia sono trascorsi 15 giorni di squilli a vuoto. Oggi finalmente qualcuno alza la cornetta, ma la risposta è farneticante: «Mi spiace, manca la porta del negozio. Chiami domani». Un ristorante senza porta? Ore 16 Inizia l’immancabile fase del rimborso. Il customer care di Groupalia risponde via mail. «Per avere diritto occorre attendere la scadenza della proposta». Cioè tre mesi? Insisto e strappo la promessa: «Provvederemo quanto prima al riaccredito dell’intero importo versato sulla carta utilizzata per l’acquisto». Un bel passo avanti, fino a un mese fa rimborsavano con altri coupon. Un giro infinito di mail per un fatturato totale del social-shopping italiano di circa 250 milioni di euro all’anno. Numeri vorticosi: 15 player hanno dato accesso web a oltre 50.000 partner-imprenditori-ristoratori-parrucchieri che per pubblicizzare la loro attività e per fidelizzare i loro clienti incassano solo il 50% del prezzo pagato dai circa 7 milioni di compratori. Non è un caso unico dunque quel ristoratore che ci alletta al telefono: «Venga pure senza coupon. Paella e sangria allo stesso prezzo dell’offerta: 29 euro per due persone. E le regalo anche il dolce. Prenota?». Con questo sistema incasserebbe subito (e non dopo 60 giorni) la cifra intera (e non solamente il 50%). Ore 19.30 Squilla il cellulare. Mi richiama la signorina dell’offerta «ceretta a 6 euro per gambe da accarezzare». Dalla voce non sembra neanche lontana parente della modella sdraiata sul lettino che campeggia sul web. Le passo mia moglie che ascolta dubbiosa: «Scusi ma prima non potevo rispondere, io applico lo sconto del 90%. Però deve comprare tre depilazioni. Però deve utilizzarle in un mese. Però solo al mattino. Però prenotando con una settimana d’anticipo…». Non è un’offerta, è il gioco dell’oca. Ma su alcune spese come farne a meno? Il parrucchiere costa un occhio della testa allora meglio girare come una trottola per tutta la città ogni mese e cambiare look ad ogni taglio. Si diventa irriconoscibili ma si risparmia: 6 euro con lo shampoo. Una pizzata con ricco mix di antipasti, calice di vino o bevanda e dolce per 2 persone a 12,99: per le famiglie è un po’ come tornare ai tempi della lira. Non a caso questa offerta di Groupon è andata a ruba: 1.995 coupon venduti a Milano (quasi 4.000 persone coinvolte). Ore 23.58 Eppure per non essere più un «social shopper» basterebbe un clic in fondo a ciascuna email ricevuta. Sul pulsante: cancellami. È quasi mezzanotte, il trip sta per ripartire. Servirebbe un analista per depurare la mente… quando spunta l’ultima offerta del giorno: «Due sedute di consulenza psicologica individuale, a 39 euro invece di 140». Ecco come liberarsi dalla dipendenza dei coupon con lo sconto del 72%. «Blin».