Roberto Giardina, ItaliaOggi 16/11/2012, 16 novembre 2012
VANNO DI MODA LE BIOGRAFIE SONORE
The Ghost Writer è un bel film di Roman Polanski, su Tony Blair, ma il protagonista è colui che sta nell’ombra, e scrive la sua biografia, ma non deve esistere. Il libro uscirà come un’autobiografia. E il titolo tradotto fedelmente suona male in italiano: il «Negro», così viene definito chi vende la sua penna, e quel che scrive.
Il film finisce male, nella realtà quasi sempre la storia si conclude con un generoso assegno, purché sia assicurata la discrezione. Il committente ci tiene a pubblicare con il suo nome, anche se tutti sanno che è incapace di scrivere. Un assegno meritato.
Ne conosco qualcuno di ghostwriter a Berlino, che mi racconta i suoi problemi: il committente vorrebbe raccontare tutti gli episodi insignificanti della sua vita, per qualche migliaio di pagine, riceve i consigli come offese inaccettabili, e pretende invece di «dimenticare» quel che non gli piace. Perché no, per un privato? Trasformi la sua vita come gli garba, ma un uomo pubblico dovrebbe spiegare gli avvenimenti di cui è stato protagonista. Per questo, di solito, le autobiografie dei politici celebri costano molto all’editore, a cui tocca pure pagare il ghostwriter, e si vendono male.
Adesso, in Germania, sono di moda le autobiografie filmate o, meglio, sonore. Le prime sono costose, e non è facile realizzarle: dove trovare il materiale? E i registi sono costretti a montare sequenze noiose di gente che siede davanti alla telecamera e racconta di sé, o del protagonista che si vuole celebrare. Magari con inserite qua e là sequenze di cronaca: «Nell’89 ci siamo sposati», ed ecco si vede il Muro di Berlino che si apre. E così via. E come sottofondo una canzone dell’epoca, che costa moltissimo in diritti d’autore. Ci sono società specializzate in biografie filmate, e detective che passano il tempo a procurarsi il cd con le vite degli altri, per denunciare eventuali abusi, e passare all’incasso.
Più economiche e facili, ma anche più suggestive, le biografie sonore. In Germania si vendono bene gli Hörbücher, i libri letti da qualche attore, che in Italia sono prodotti solo per i non udenti. Qui piacciono a tutti, e vengono ascoltati in auto durante i lunghi viaggi o nel traffico urbano. Le due società specializzate in biografie «raccontate» e non stampate sono la Grümmer e la Mackerodt. «Noi esseri umani viviamo attraverso la voce», spiega Judith Grümmer, «è un’emozione sentire dalla voce della madre raccontare il giorno in cui si è nati». I cd vengono realizzati da tecnici radiofonici e hanno un’alta qualità professionale.
Le interviste sono condotte in un ambiente famigliare per far sentire a loro agio le persone, ma si evitano registrazioni di gruppo. Meglio ascoltare parenti e amici separatamente per stimolare i ricordi, anche quelli poco simpatici. Poi, magari, verrà tagliata qualche frase non gradita al committente. Il montaggio avviene in studi specializzati, aggiungendo documenti sonori di avvenimenti dell’epoca, trovati negli archivi delle stazioni radio, e le canzoni amate dal protagonista della biografia. Il prezzo? Dipende dalle pretese, ma un’audiobiografia di un’ora viene a costare in media intorno ai 2.500 euro, tutto compreso. Stampare un libro e pagare il ghostwriter è più caro. «Si trovano filmati storici, ma dei grandi eventi», spiega Judith Grümmer, «spesso un nostro cliente è rimasto impressionato da bambino da un fatto minore, un incidente stradale, una festa di carnevale, e per noi basta uno speaker con una bella voce per ricreare la suggestione di un giorno lontano. Credo che tra qualche anno le nostre biografie sonore saranno di grande importanza per gli archivi storici». Le piccole storie messe insieme diventano storia.