Donatella Bogo, Sette 16/11/2012, 16 novembre 2012
UN LITRO D’OLIO IN CAMBIO DI UN VOTO
[Romania]
Mancano tre settimane alle elezioni (alle quali si prevede che la coalizione dell’attuale Primo ministro conquisterà la riconferma al potere) e Bucarest è già corsa ai ripari per impedire che la campagna elettorale si trasformi in un vero e proprio mercato dei voti. È infatti consuetudine, nel Paese, che i candidati convincano i cittadini a dar loro la preferenza nelle urne offrendo in cambio chili di zucchero o bottiglie d’olio, abbigliamento o somme di denaro. Il governo, questa volta, ha deciso di provare almeno ad arginare il fenomeno e in vista della data del 9 dicembre, quando si apriranno i seggi, ha emanato un decreto che vieta di distribuire qualunque cosa che non sia materiale promozionale. Vale a dire che i candidati dovranno limitarsi a elargire cappellini, spille, accendini o penne, oggetti che comunque non dovranno superare il valore di 10 lei, circa 2 euro e mezzo.