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 2012  novembre 13 Martedì calendario

TROPPA SUPERBIA

[La televisione che voleva conquis t are il mondo] –
Perdere un genitore, diceva Oscar Wilde, è una disgrazia. Perderne due, una sbadataggine. Anche la Bbc quindi deve chiedersi se perdere un primo direttore generale (Greg Dyke, 2003, per un servizio radio minore, che imputava il governo d’avere manipolato un rapporto dei servizi sull’Iraq) fosse solo una sventura. O se invece, ora che ne perde un secondo, George Entwistle, non sia l’ora di ammettere gravi negligenze: “shoddy journalism” dicono a Londra, giornalismo scadente, e non in una testata minore, bensì a Newsnight , l’ammiraglia che manda a letto gl’inglesi col bilancio della giornata.
Lo scandalo è grave, e c’è chi gongola: i giornali di Murdoch, per esempio, che ancora scontano le intercettazioni che hanno travolto News of the World. Adesso Jeremy Paxman, anchorman di Newsnight , accusa i colleghi “codardi e incompetenti”, mettendo in dubbio il suo ritorno. Se poi la Bbc chiudesse Newsnight sarebbe, aumentando le proporzioni, come se in Italia chiudesse Report per un errore marchiano e la Gabanelli si chiamasse fuori. Un disastro. Ma godono anche i cattivi giornalisti di tutto il mondo, calunniatori in buona o malafede (c’è bisogno di nomi?), che possono dire: “Se sbaglia pure la Bbc…”. Ecco perché il caso tocca anche noi.
L’errore della BBC è strategico e, paradossalmente, nasce dalla sua fama. Quando le notizie cominciarono a trasferirsi dalla tv al web, anni fa, la Bbc gradì che il suo sito fosse letto in tutto il mondo, per obbiettività e affidabilità. Ma fu poi Mark Thompson, predecessore di Entwistle e ora al “New York Times”, a voler sfruttare tale popolarità: vendere, fatturare, fare sensazione, aumentare l’audience. “Vedeva la Bbc come un gigante che compete con Google”, scrive il Financial Times. E anche con Facebook e Twitter: cominciò la Bbc a chiedere al pubblico, per catastrofi o moti di piazza, di mandare testimonianze, foto, filmati. Oggi lo fanno tutti, ma, per la portabandiera del giornalismo verificato, il citizen journalism è stato un indizio di rilassatezza sulle fonti delle notizie. Come la rana di Fedro, che si gonfia e crede d’essere bue, la Bbc non ha retto la nuova pelle. S’è scordata di essere un servizio pagato col canone del contribuente britannico, e quindi tenuta a un dovere istituzionale, prima che commerciale. Non ha capito che Facebook può andare in borsa e perdere metà del suo valore, ma la Bbc non può giocarsi, per uno scoop dubbio, il patrimonio di credibilità. Non è tardi per corregger gli errori, e forse è meglio che lo scandalo avvenga su fatti di cronaca (pur gravi) che su un fatto politico di portata mondiale. L’importante è cambiare strada.