Maurizio Maggi, l’Espresso 26/10/2012, 26 ottobre 2012
SUPERSCONTO A TASSO ZERO
C’è una classifica in cui l’ammiraglia del gruppo Fiat primeggia. L’imponente Thema, travestimento Lancia di una berlinona Chrysler, è in vendita con quasi 10 mila euro di sconto, il più massiccio sul mercato. Di listino viene 46.900 euro ma con la promozione in corso - che scade a fine ottobre ma probabilmente proseguirà - di euro ne bastano 37.200 per sedersi al volante della versione Platinum da 240 cavalli. La stagione dei saldi, sul disastrato pianeta delle quattro ruote italiano, non finisce mai. I costruttori, soprattutto quelli di massa, le provano tutte per catturare clienti. Neppure le marche premium si tirano indietro, come hanno dimostrato Mercedes e Bmw, che nel lanciare rispettivamente la nuova Classe A e la ristilizzata Serie 3 non si sono vergognate di pubblicizzare, più che la potenza o il comfort delle proprie compatte al debutto, un accattivante "prezzo d’attacco". E anche il carro armato Volkswagen per supportare la sua elegante citycar Up! non esita a promuoverla con un taglio di 2 mila euro al listino a pochi mesi dall’esordio. Su iniziativa di alcuni concessionari ci sono pure offerte-monstre, come quella di Fassina a Milano, che propone un Suv della Inifiniti, l’FX, nella versione 2011, a 46.500 euro, mentre di listino, adesso, la nuova supera i 62 mila euro. Prestiti a tasso zero, optional in regalo che neanche Babbo Natale, formule basate su una rata mensile abbordabile con l’opportunità di decidere, dopo due anni, di non acquistare la vettura o di farlo con una maxi-rata. Nella maggior parte dei casi il costruttore destina dai mille euro in su alla promozione. Chi ha tempo e voglia di spigolare tra le offerte mai come oggi può approfittare di condizioni interessanti.
Meglio una rata piccola o uno sconto grande? Non tutte le case usano le stesse
leve. «Cosa piace adesso alla gente? Nessun dubbio, il prezzo ribassato», dicono al marketing di Citroën. «Meglio un finanziamento con rate mensili chiare e che comprendano anche i costi di bollo e manutenzione», ribattono alla Mercedes, soddisfatti della "Operazione Smart": oltre 4.600 contratti per guidare due anni, a 75 euro al mese, senza obbligo di riacquisto. Il successo ha comportato un ritocco della rata, che ora è di 95 euro mensile. Anche il tasso zero intriga. Però spaventano l’importo della rata e l’anticipo richiesto, visto che spesso dura solo 24 mesi e in parecchi casi ci vuole comunque una cospicua somma iniziale. Così tanti clienti preferiscono il prestito auto a costi di mercato: alla fine paghi di più ma la spesa si spalma su un periodo più lungo. Inoltre, il tasso zero garba poco ai concessionari, che se piazzano il prestito di una finanziaria indipendente, a tassi di mercato, lucrano un margine piccolo ma fondamentale, visto che quel poco che guadagnano lo devono ai servizi (assicurazione, garanzie, prestiti) e non alla pura vendita della vettura. Secondo i dati Assofin, tuttavia, nei primi tre mesi del 2012 i finanziamenti per auto nuove a tassi promozionali sono stati gli unici a tenere: 34.547 (più 0,3 per cento). Quelli a tassi di mercato sono crollati del 26 per cento ma restano molti di più (84.578). I tassi zero li concedono solo le finanziarie "interne" delle marche. Alcune di loro, essendo vere banche, si sono potute approvvigionare con la Ltro, il rifinanziamento a lungo termine della Banca centrale europea. Volkswagen Bank - che ha impieghi per oltre 40 miliardi – ha ottenuto un miliardo di fondi e la banca del gruppo Psa (Peugeot-Citroën), che ha impieghi per 22 miliardi, ha portato a casa 1.200 milioni con la Ltro ma ne ha girati 500 alla casa madre per un dividendo anticipato. I tassi zero li fa anche Fiat, tramite Fga Capital. Li spingeva assai con le rottamazioni del 2009 e ora li riserva alle macchine a Gpl. A livello europeo, il gruppo Volkswagen ha la maggior quota di finanziamenti elargiti tramite la finanziaria interna, il 35 per cento. Renault è al 34 per cento, Psa al 28, Fiat al 26. In Italia, Francia e Spagna i tassi di mercato vanno dal 7,5 al 9,5 per cento, in Germania dal 5,5 al 7,5. Più che la Ltro è il solito spread con i tassi tedeschi a favorire le auto teutoniche, anche sul mutuo per l’utilitaria.