Varie, 15 novembre 2012
Matteo Biggi, 30 anni. Camallo nel porto di Genova, appassionato di caccia, calcio e cavalli, aveva per collega un individuo della sua stessa età, con identico nome e cognome, che da qualche settimana, forse per via di un colpo in testa preso durante un incontro di savate, dava i numeri e s’era convinto che, come predetto dai Maya, il mondo sarebbe finito il 31 dicembre
Matteo Biggi, 30 anni. Camallo nel porto di Genova, appassionato di caccia, calcio e cavalli, aveva per collega un individuo della sua stessa età, con identico nome e cognome, che da qualche settimana, forse per via di un colpo in testa preso durante un incontro di savate, dava i numeri e s’era convinto che, come predetto dai Maya, il mondo sarebbe finito il 31 dicembre. L’altro i giorno i due Biggi Matteo si incontrarono nella palestra dei portuali e lì il camallo fissato con la fine del mondo s’avvicinò all’altro che stava sollevando dei pesi, gli bisbigliò qualcosa all’orecchio e subito dopo gli infilò un coltello al polmone. Quindi se ne rimase immobile e muto, in mano la lama zuppa di sangue, al fianco il padre che l’aveva accompagnato e gli urlava «Matteo che hai fatto? Perché?», fino all’arrivo della polizia. Giornata di martedì 13 novembre nella palestra dei portuali di Genova.