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 2012  novembre 13 Martedì calendario

Pizza per Sette – A Vighizzolo d’Este, Padova, firmato il Manifesto della pizza contemporanea: dieci regole per i pizzaioli italiani che stabiliscono ingredienti, varianti, realizzazione ecc

Pizza per Sette – A Vighizzolo d’Este, Padova, firmato il Manifesto della pizza contemporanea: dieci regole per i pizzaioli italiani che stabiliscono ingredienti, varianti, realizzazione ecc. (Paolo Massobrio, La Stampa 10/11/2012) Pizze appena codificate: la «novembrina alla moda di Tramonti», con finocchietto selvatico, fiordilatte e, a fine cottura, burrata con cubetti di cardo gobbo spadellato. La pizza a metro «Omaggio a Funari», alla pala con broccolo, asiago e mortadella tagliata finissima. (Paolo Massobrio, La Stampa 10/11/2012) Dalla Gazzetta ufficiale del 16/2/2010. Per vantare il marchio Stg (specialità tradizionale garantita) una pizza (margherita o marinara) deve avere: mozzarella fusa in superficie, aglio e basilico non bruciati ma profumati, pomodoro denso e consistente, cornicione rialzato di 1-2 centimentri e dorato, spessore al centro tra 0,36 a 0,44 centimetri. La corretta temperatura degli ingredienti all’uscita dal forno: pasta a 60-65°, pomodoro a 75-80°, olio a 75-85°, mozzarella a 65-70°. Pomodori freschi o pelati, mozzarella vaccina Stg o bufala Dop. Il pomodoro dev’essere sparso con movimento a spirale, dal centro verso l’esterno. (Sole 24 Ore 18/2/2010) Secondo l’ultima guida del Gambero Rosso, la miglior pizza d’Italia si fa a Verona (ai Tigli, il cuoco è veneto: Simone Padoan). I pizzaioli napoletani, inviperiti, hanno parlato di «razzismo culinario». (La Stampa 11/10/2012) La parola pizza potrebbe venire dal greco “pita” ma anche dal longobardo o gotico “bĭzzo”-“pĭzzo” (da cui anche in tedesco moderno Bissen: “boccone”, “pezzo di pane”, “tozzo di focaccia”). (Wikipedia) La prima pizzeria d’Italia è l’Antica pizzeria Port’alba, nel centro antico di Napoli, fondata nel 1738. In Italia ci sono 25 mila pizzerie, 150 mila addetti e un volume d’affari annuo di 5,3 miliardi di euro. La città con più pizzerie è San Paolo, in Brasile: più di 6.000. In tutto il Brasile ci sono 25 mila pizzerie che fatturano più di 4 miliardi di euro l’anno. Ogni mese si producono 43 milioni di pizze. (Ansa 23/9) La pizza più mangiata a San Paolo del Brasile: con palmito e formaggio cremoso. (repubblica.it 12/10/2012) In Italia si consumano 56 milioni di pizze a settimana (quasi 3 miliardi in un anno). Prezzo della pizza: da 2,88 euro a taglio a 5,90 euro al piatto. Il paese dove si mangiano più pizze: Stati Uniti con 13 chili l’anno a testa. In Italia 7 chili. (repubblica.it 12/10/2012) La pizza napoletana New York Style, con formaggio, patatine fritte, ketchup e salame piccante. . (repubblica.it 12/10/2012) Farsi la pizza in casa costa 0,73 euro. Pizza più cara a Milano, più economica a Reggio Calabria. La pizza più amata dagli italiani è la margherita, inventata a Napoli nel 1889 da don Raffaele Esposito in onore della regina Margherita di Savoia, in visita col marito Umberto I re d’Italia. Già nel 1830 un certo Riccio nel libro Napoli, contorni e dintorni parlava di una pizza simile alla margherita; Francesco De Bouchard nel 1866 la indicò già esistente dal 1849 (il nome derivava da fette di mozzarella fusa disposte come i petali di un fiore). (Corriere.it 11/6/2009) Pizza da record: 1.172,97 metri di pasta, pomodoro, mozzarella e altri ingredienti sul lungomare di Marina di Massa (Massa Carrara). Tra gli ingredienti, 2 tonnellate di farina e 30 chili di basilico. Precedente primato della Polonia: 1.143 metri. La pizza più costosa al mondo si chiama Louis XIII, di Renato Viola: 20 centimetri di diametro (per due persone), arriva il pizzaiolo in persona a cucinarla (però l’impasto è preparato 72 ore prima). Ingredienti: tre tipi di caviale, gamberi rossi, aragosta, cognac, champagne, brandy, farina e mozzarella di bufala biologiche, sale rosa australiano. Prezzo: 8.300 euro. Kim Jong-un, leader della Corea del Nord, solo di recente ha autorizzato il consumo della pizza: considerata cibo capitalista, fino a poco tempo fa finiva in prigione chi la mangiava. A Napoli a vincere la prima edizione delle Olimpiadi della Verace Pizza Napoletana è stato il giapponese Ohoka Shushei di Hiroshima. Il Lexicon recentis latinitatis del Vaticano, che traduce in latino parole contemporanee, certifica che pizza si dice «placenta compressa». (Andrea Tornielli, il Giornale 1/9/2004) Il trancio di pizza venduto a 22.000 dollari su eBay perché la mozzarella sopra sembrava il volto della Madonna. Secondo alcuni studi, chi mangia la pizza una volta a settimana diminuisce la possibilità di un attacco cardiaco del 36 per cento. Se la mangia due volte ogni sette giorni il rischio scende addirittura del 56 per cento. A patto però che tra gli ingredienti ci sia la salsa di pomodoro. Se poi è guarnita con foglie di basilico riduce l’invecchiaento della pelle. (Fabio Florindi, Libero 22/5/2007) Il cuoco varesino Chicco Crugnola in onore di Umberto Bossi fece la pizza polenta: farina gialla stesa sottile, condita con pomodoro e mozzarella, cotta nel forno a legno. Altre sue pizze: «tegn dur!» (tieni duro, con pomodori, crauti, wurstel, pannocchiette di mais, emmenthal e bacche di ginepro inventata quando Bossi si sentì male), «foo de co» (fuori di testa), «magut» (muratore), «legnamè» (falegname), «barlafus» (sempliciotto, persona inaffidabile), «umbrelè» (ombrellaio), «baloss» (stupidotto). (Ambra Craighero Corriere della Sera 28/11/2008) Per non inquinare, i fattorini di Domino’s Pizza di Amsterdam sono stati dotati di scooter elettrici. (Alessandro Viola, L’Espresso, 30 dicembre 2008) Un certo Colin Hagendorf, di Brooklyn, ha passato due anni ad assaggiare le pizze di Manhattan. Decretò che la migliore era quella sfornata da Pizza Suprema, sulla Ottava al 413. (Wall Street Journal 1/12/2011) La pizza si mangia con le mani solo se è al taglio. Altrimenti usare forchetta e coltello. «Io te ’ncuntraje / volevo offrirti/ pagandolo anche a rate / nu brillante / ’e quínnece carate / ma tu vulive ’a pizza / ’a pizza, ’a pizza / cu ’a pummarola ’ncoppa / cu ’a pummarola ’ncoppa» (’A pizza, 1966). La diciannovenne Sophie Ray di Wrexham, Galles, da otto anni mangia solo pizza margherita a pranzo, cena e colazione. Dice che se ingerisce altro si sente male. (Daily Mail 29/3/2012) Una pizza al pomodoro e mozzarella fornisce circa 270 calorie per 100 grammi. La pizza marinara ne ha 243. «Detesto la pizza surgelata. Eppure la mangio! Mi finirà tutta sul culo» (messaggio Twitter di Arisa). (9/6/2012)