Natalia Aspesi, la Repubblica 13/11/2012, 13 novembre 2012
QUEI GIUDIZI MASCHILI SULLA SIGNORA PETRAEUS
NELLA Posta del Cuore c’è un acceso nuovo dibattito sulle “zoccole”, come vengono invariabilmente chiamate le signore o signorine che si prendono i mariti delle altre. Si immagina che anche la signora Holly Petraeus, che viene descritta come furibonda, chiami “Zoccola” (Slut, Bitch, Tart o Whore) quella Paula che le ha rovinato la vita.
EL’HA FATTO non solo usando suo marito per scriverci un libro, non solo diventandone l’amante, ma anche mandando insulti via mail a un’altra signora che forse le contendeva quel sessantenne secco per troppa fitness: e da quel gesto insano, che mai un’amante furba dovrebbe permettersi soprattutto essendo anche lei tornata nella sua casetta con suo marito e i suoi piccini, è nato tutto l’horror. Denuncia dell’insultata, Fbi che scava nel computer di Paula, da cui saltano fuori i gemiti e gli ansimi di un signore che nel frattempo da comandante delle Forze Armate della coalizione
in Afghanistan è diventato direttore della Cia. Per la signora Holly, non solo le corna, ma anche un marito screditato, additato come indegno del suo
ruolo, disoccupato!
Le fotografie della signora Petraeus mostrano una donna che essendo sposata da 37 anni, è più o meno coetanea del
marito, e che contrariamente alla maggior parte delle first lady di varie categorie, non si sottopone ad ogni tortura per fingere di non invecchiare; a differenza del marito non fa fitness e quindi è robusta, ha capelli grigi vistosamente lavati e tagliati in casa, non si trucca, ma in compenso non ha le orecchie a sventola, il viso emaciato, lo sguardo ascetico e vuoto dell’importante marito: che comunque non si riesce a immaginare come focoso amante. La signora è più militare di lui, potendo vantare un bisnonno combattente nella guerra civile, un nonno e un padre anche loro militari di professione, due fratelli soldati in Vietnam, due figli militari e lei stessa, con l’amministrazione Obama, si occupa di un settore che riguarda le famiglie dei militari.
La prima reazione di molti uomini alla notizia di un adulterio che solo in America provoca la fine di una carriera (qui si diventa celebrità) è stata biecamente maschile: per forza, è brutta e vecchia, mentre quel-l’altra è carina anche se ormai quarantenne, cioè l’ex generale poteva trovar di meglio. Poi, vergognandosi per obbligo democratico del pensiero razzista anche se sincero, e terrorizzati dalle reazione della propria signora, si sono subito ricreduti: vergogna Petraeus, non si cornifica la propria sposa di una vita! O per lo meno si
sceglie una complice meno ambiziosa, meno pazza, meno pericolosa, che se ne stia al suo posto senza creare casini, di questa portata poi, familiare, politica, mondiale, prima grana per l’innocente ma forse non troppo, neopresidente Obama che qualcuno sospetta aver saputo dello scandalo prima delle elezioni.
Tra l’altro, tipico marito colpevole, da quando era diventato capo della Cia, Petraeus e sua moglie si erano stabiliti in una nuova casa in Virginia, e avevano ricominciato a vivere insieme, dopo anni in cui lui era stato lontano, nelle zone di guerra, in Iraq, in Afghanistan, tallonato laggiù da donne in carriera, come capita sempre agli uomini di potere. Agli amici aveva confidato, che meraviglia cenare adesso tutte le sere a casa con la mia cara signora! Forse stava tornando un marito fedele, perché poi le grandi passioni si logorano, diventano pericolose, e magari Paula e quell’altra signora stavano accapigliandosi sul nulla, perché senza la guerra si sta bene a casa davanti al camino e tutti i minacciosi ritratti degli antenati in divisa possono essere un freno alla fantasia.
Cosa farà adesso la signora Holly, che tutto l’esercito americano sta consolando chiamandola loro esemplare regina? Se fa come le signore italiane della Posta del Cuore che han battuto le zoccole, si terrà suo marito, facendogliela duramente pagare, giorno dopo giorno.