Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano 11/11/2012, 11 novembre 2012
ORMONI E RICATTI: LA VERA ARMA LETALE
Per liberarsi di Petraeus, Obama e i suoi hanno impiegato 48 ore. In politica per simili operazioni non esiste nulla di meglio che rivolgersi all’avversario del tuo nemico. L’Fbi aveva le informazioni fin da aprile. Per chi guida la baracca, ottenerle dalla Cia è stato uno scherzo”. Roberto D’Agostino. L’eterno ritorno del ricatto. La poetica del letto. Storia antica: “Si abitui a pensare male. Se qualcuno si dimette all’improvviso, è spesso questione di cassetti. Si aprono, si prende ciò che serve ed ecco il dossier latente pronto a entrare in scena”.
Un’amante in 37 anni e la paghi subito.
Petraeus non si può biasimare. Ha 60 anni. Sposato fin da giovane con la stessa moglie. Arriva Paula, la bella giornalista con lo stivale, la tipica faccia da arrampicatrice sessuale e lui perde la testa. Anzi il testosterone. La vedi e capisci di trovarti di fronte a una specialista in certe scalate. Petraeus, più abituato a sparare che a parlare, non capisce più nulla. Non dava interviste a nessuno e invece di affidarsi a uno dei grandi santoni americani della materia, si getta nelle braccia di una sconosciuta. Ma si rende conto?
È strano?
Petraeus non è un missionario comboniano. È un signore che ha preso l’Iraq e se l’è portato a casa. Un soldato nel-l’orbita repubblicana, uno di quei militari non esattamente democrat. I rapporti tra l’Amministrazione Usa e la Cia non sono mai stati troppo buoni, ma il caos di Ben-gasi, la città che ospitava nel Consolato l’avamposto dell’intelligence, lo stesso luogo dove viene ucciso e poi scempiato il cadavere dell’ambasciatore Usa Stevens, non era tollerabile.
Quindi?
Come si convince il freddo, durissimo Rambo Petraeus, il capitano da “prima ti ammazzo e poi ti spiego” a farsi da parte? Si trova la falla. Lui sbaglia e spedisce una mail alla biografa. Non potendo intercettare il suo telefono, si mette sotto controllo quello della sua amante. Il resto è storia.
Finale amaro.
Anche perché Paula, stampato il libro, lo ha mollato. Petraeus era disperato. Aveva assaggiato il miele e non voleva tornare al pane secco.
Si scivola sempre sul sesso.
Nell’aprile ’53 con il caso Montesi, i fanfaniani bruciarono l’approdo di Attilio a capo della segreteria della Dc. Il fiorentino Sullo invece, grande mente di Piazza del Gesù, venne eliminato dal quadro per la sua omosessualità. La politica del lenzuolo ha sempre avuto il ricatto come caposaldo.
In Italia e altrove.
La storia americana è attraversata da persone colte sul fallo o meglio, con il fallo di fuori. Kennedy era ricattato dalla mafia che controllava le molte Marylin disponibili. I loro rapporti producevano ricatti e utili da reinvestire. Vogliamo poi parlare di Madame Claude e Pompidou? Di Chirac? Di Moro e Rossana Fratello? Qui non si tratta di Berlusconi, ragazzi. Dagli antichi romani in poi, il gioco è sempre il solito.
Ma non comandava l’uomo?
Neanche per sogno. Il potere è di chi detiene l’origine del mondo. Mi piacerebbe sentire le femministe sempre piagnucolose sull’argomento, ma credo sia tempo perso. La politica è così: se qualcuno si comporta male, rompe i coglioni o evade dalle regole, si tira fuori il dossierino. Davanti alla “sorca”, gli uomini cadono sempre.
Le ragazze di B. si augurano
vita eterna per Silvio.
E te credo. Quando il cavalier Pompetta andrà a bussare dalle parti di dio, bisognerà transennare le librerie. Il mercato editoriale sarà assediato da una sfilza di biografie inutili, a meno che gli eredi non proseguano nel vitalizio.
Il vitalizio?
Il più grande dispensatore di vitalizi della storia, l’avvocato Agnelli, aveva il contratto prestampato. Qualcuno viene ancora pagato. La grande Ekberg si lamenta? Sa come si dice?
“Io te li do, se poi te li mangi
sono fatti tuoi”.
Morale conclusiva?
Come dice un poeta di San
Lorenzo: “Avete fatto i soldi con il sudore delle vostre cosce”. Ci è passata una intera de-generazione. Accadrà ancora.