Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  novembre 11 Domenica calendario

IL COMUNE DI VENEZIA VENDE IL CASINÒ - I

gruppi americani, asiatici e russi si mettono in fila per acquistare la gestione del Casinò di Venezia.
L’asta per la vendita della storica casa da gioco della città lagunare sta entrando nel vivo, dopo gli incontri tra gli advisor finanziari di Kpmg e legali di Bonelli Erede Pappalardo con l’amministrazione comunale, con in prima fila il primo cittadino Giorgio Orsoni. Presenti anche i manager del consiglio di amministrazione della holding Cvm Gioco Spa che controlla il casinò veneziano: cioè Massimo Miani, Vittorio Ravà e Marco Agostini.
Sul tavolo c’è infatti la cessione della gestione del casinò, che resta la casa da gioco più antica del mondo, inaugurata addirittura nel 1638. Oggi il Casinò di Venezia è posto all’interno del palazzo Vendramin Calergi, dove la casa da gioco entrò nel 1946 quando il comune acquisì la proprietà dell’edificio.
I tecnici di Kmpg starebbero ancora discutendo con il Comune di Venezia sul perimetro della futura vendita. Infatti la città ha due casinò: oltre a quello storico sulla laguna di Ca’ Vendramin Calergi, quello nato nel 1999 vicino all’aeroporto Marco Polo di Ca’ Noghera.
In particolare, secondo le indiscrezioni, uno degli obiettivi sarebbe quello di verificare l’interesse di un acquirente disposto a prendersi carico di una gestione trentennale.
In questo caso la cifra di cui si parla si avvicinerebbe al miliardo di euro: pari al pagamento per la gestione del casinò di 33 milioni di euro all’anno. Diverso sarebbe il caso in cui si optasse per un periodo minore di cessione della gestione, visto che in questo caso il futuro compratore dovrebbe pagare un canone annuale probabilmente più elevato.
In ogni caso i motori sono pronti per la partenza dell’operazione e, secondo i rumors, si starebbero già sondando eventuali gruppi interessati. Già lo scorso anno, quando ancora non erano stati affidati incarichi ufficiali ai consulenti finanziari e legali, era trapelato che il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni era stato contattato da alcuni investitori russi e da una nota catena americana del settore, per cedere la gestione temporanea ventennale.
Secondo le indiscrezioni, oggi i potenziali acquirenti stranieri potrebbero arrivare ancora da quelle aree, con l’aggiunta dei gruppi asiatici che restano molto attivi nel settore dei giochi d’azzardo. Tra i nomi che circolano ci sarebbero quelli delle catene statunitensi Las Vegas Sands e Mgm Resorts International, giganti delle case da gioco quotati a Wall Street ma con sede nella città del Nevada.
Tra i gruppi asiatici i nomi più ricorrenti sono invece quelli di alcuni colossi del settore come ad esempio quelli con sede a Macao, la piccola regione sul Mar Cinese dove il gioco d’azzardo e il turismo rappresentano più del 50% del Pil. Fra questi ci sarebbe il gruppo Sands China, controllato dal miliardario americano Sheldon Adelson, che proprio a Macao ha costruito un vasto resort (il Venetian Resort) ispirato alla città lagunare e alla casa da gioco del palazzo Vendramin Calergi.
Le prevedibili entrate potrebbero così dare un po’ di ossigeno alle casse di Ca’ Farsetti. Oggi il Comune di Venezia ha infatti debiti con le banche e con istituzioni internazionali per 398 milioni di euro, pari al 78% dei 510 milioni di entrate del Comune.