Stefania Tamburello, Corriere della Sera 09/11/2012, 9 novembre 2012
RISCHIO FALSARI, SUBITO VIA I CINQUE EURO —
Mario Draghi, presidente della Bce, l’ha annunciata ieri, ma la nuova serie di banconote in euro entrerà in circolazione solo il prossimo maggio. E sarà il biglietto da 5 euro a fare da apripista, mentre gli altri seguiranno via via. La tabella di marcia delle emissioni dei 10-20-50-100-200 e 500 euro non è stata comunicata così come non è stata diffusa l’immagine dei 5 euro, che sarà resa nota a Francoforte solo il 10 gennaio del 2013. La nuova serie, la seconda dalla nascita dell’euro, sarà, insomma, presentata in due tappe così come fa con i dollari la Federal reserve Usa per evitare di dare troppe informazioni, tutte assieme e anticipate, ai falsari. Già, perché il motivo principale del rinnovo degli euro, quando si è appena superata la boa dei primi dieci anni di vita, è di sicurezza. Le tecnologie sulla stampa di banconote evolvono rapidamente e la Bce e le banche centrali nazionali «hanno il dovere» di «salvaguardare la loro integrità», «aggiornando e perfezionando» i loro elementi anti falsificazione. In quest’ottica i lavori di preparazione della nuova serie che si chiama Europa, come la dea della mitologia greca, sono stati avviati poco dopo l’introduzione della prima serie. La novità è che il biglietto da 5 euro, che è quello che passa più di mano anche se è il meno contraffatto, avrà anch’esso elementi di sicurezza sofisticati oltre ad un rivestimento protettivo in grado di limitarne l’usura.
I falsari prediligono comunque i tagli da 50 e da 20 anche se, secondo i dati della Bce, la loro attività è in calo: nella prima metà del 2012 sono stati ritirati complessivamente dalla circolazione 251 mila biglietti, il 97,5% dei quali nei Paesi dell’area dell’euro, con un decremento del 19% rispetto al semestre precedente, nel quale ne furono riconosciuti falsi 310.000. Le banconote più falsificate sono quelle da 20 (42,5%) e da 50 (34,5%) che insieme hanno rappresentato il 77% del totale, seguite dalla banconota da 100 (17%). Sempre nello stesso periodo Banca d’Italia ha riconosciuto false 58.516 banconote ritirate dalla circolazione nel nostro Paese, con un decremento del 22,8% rispetto al secondo semestre del 2011, nel quale furono riconosciute false 75.819 banconote. Anche in questo caso il taglio da 20 euro risulta ancora il più contraffatto, rappresentando il 50,5% del totale dei falsi individuati nel periodo, seguito dal 50 (22,3%) e dal 100 (21,5%).
Ieri Bce e Bankitalia hanno rivelato solo tre delle caratteristiche di sicurezza dei nuovi biglietti che, come quelli in circolazione, saranno stampati su carta di cotone. Il primo è un ologramma: muovendo una banconota, la fascia argentata - già presente sugli euro in circolazione - rivela il ritratto di Europa. L’effige utilizzata è tratta da un vaso di oltre 2 mila anni fa rinvenuto nell’Italia meridionale e custodito al Louvre di Parigi. E non c’è troppo da interrogarsi sul perché sia stata scelta: nella mitologia greca Europa, figlia di un re fenicio, fu sedotta da Zeus, che nelle sembianze di un toro la rapì portandola a Creta. Questo mito ha indotto quindi gli antichi greci a utilizzare Europa come termine geografico. Ancora l’immagine sfumata della dea, assieme al valore, appare nella filigrana guardando il biglietto in controluce, proprio sotto la firma del presidente della Bce, laddove oggi sono visibili elementi architettonici e stelle europee. L’ultimo elemento di sicurezza rivelato oggi è la colorazione brillante delle cifre: muovendo la banconota si produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale. La cifra di 5 euro inoltre cambia colore, passando dal verde smeraldo al blu scuro. L’incarico di rinnovare la veste grafica dei biglietti è stato affidato a Reinhold Gerstetter, bozzettista indipendente che opera a Berlino. Vecchia e nuova serie avranno corso legale e circoleranno in parallelo: la data in cui la prima serie cesserà di avere corso legale sarà annunciata con largo anticipo. Tuttavia le banconote della prima serie manterranno sempre il proprio valore e potranno essere cambiate per un periodo di tempo indeterminato presso le Banche centrali dell’Eurosistema.
Stefania Tamburello