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 2012  novembre 08 Giovedì calendario

QUESTO RAGAZZO L’AVEVA DETTO: VINCERÀ OBAMA

Nate ha preso tutti gli stati, compresa la Florida. Applicando il suo metodo statistico questo giovane studioso americano ha formulato previsioni corrette sui risultati elettorali della corsa alla Casa Bianca per ognuno dei 50 stati americani, pubblicate sul suo blog di calcoli politici FiveThirtyEights, ospitato dal New York Times. All’apertura dei seggi, a dispetto dell’opinione diffusa tra i mezzi d’informazione che volevano un testa a testa serrato tra Obama e Romney , Nate assegnava al presidente in carica una probabilità superiore al 91% di essere riconfermato, contro una piccola chance del 9% per lo sfidante repubblicano.
IL METODO di Nate Silver si basa su una serie di ricompilazioni di sondaggi mediante un metodo unico ed originale, che il matematico ha mutuato dalla sua esperienza con il baseball. L’idea di base è quella di esaminare i risultati dei polls con dati di comparazione demografica, e poi pesare il risultato dei singoli sondaggi con le loro evidenze storiche, ritarando il range d’errore del sondaggio stesso. In pratica si tratta di “aggiustare” le rilevazioni prendendo in considerazione la composizione demografica dello stato o della contea presa in esame. Un tentativo di ridurre alla ragione quello che i politici chiamano “istinto”, la capacità di un candidato di entrare in connessione con i suoi elettori non solo per quello che dice e per i temi proposti ma per una insondabile vicinanza personale, alla quale i calcoli di Nate sembrano aver rubato il segreto.
ALLE PROSSIME elezioni americane, e non solo, gli aruspici del consenso, gli interpreti dei sommovimenti che agitano la pancia dell’elettorato potrebbero venire rimpiazzati da freddi analisti abituati a far parlare i numeri e i dati, lasciando fuori dall’equazione convinzioni personali o miopi pregiudizi. La vittoria di Nate, che già nel 2008 aveva sbagliato solo la previsione di uno stato su cinquanta, apre un’autostrada di possibilità a modelli matematici come il suo.
Eppure in queste elezioni è accaduto qualcosa che nemmeno i sofisticati calcoli di previsione politica potevano prevedere. Mentre l’appena rieletto Barack Obama si rivolgeva alla nazione dopo la sua “prevedibilissima” vittoria, moltissimi spettatori televisivi sono stati distratti dalla bandierina che sventolava sulla testa di una donna inquadrata alle spalle del pulpito presidenziale. E così, mentre Obama rilanciava la sfida per il futuro degli Stati Uniti e indicava la strada verso una nuova crescita economica, l’attenzione degli americani è stata catturata da quella stars&stripes appesa al cerchietto di una donna dai capelli scuri, in secondo piano, fuori fuoco. Questa non l’aveva considerata, mister Silver.