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 2012  novembre 08 Giovedì calendario

L’ASTEROIDE DEI MAYA

[Pesa come 5mila bus e punta sulla Terra. Fra qualche mese] –
Sembra di essere tornati agli albori dell’anno Mille, quando profeti d’ogni sorta leggevano dal libro della natura i segnali della prossima fine del mondo. Ma allora erano attese mistiche, suscitate da letture bibliche, la liberazione di Satana, lo scontro finale tra il bene e il male e il previsto Giudizio Universale. Oggi che le Scritture sono molto meno frequentate dei film catastrofici e il giudizio universale è considerato evento più in là nel tempo di un terzo grado in una procura con carenza d’organico, crediamo alle fandonie circa l’estinzione del genere umano per noia, come bambini che si raccontano favole terrificanti per spaventarsi delle loro stesse finzioni. Dei Maya, col fatidico 21 dicembre prossimo che secondo il loro calendario sarà il giorno in cui un non ben determinato «evento» sconvolgerà il mondo, saprete già tutto, e dunque avrete già organizzato le eventuali contromisure, ad esempio accertarvi che i pagamenti in sospeso non vengano rimandati oltre quell’infausta data.
Adesso sembra essere il momento degli asteroidi. Mai come di questi tempi la volta celeste è solcata da minacce inenarrabili. Ma a guardarli bene, questi spauracchi astronomici, hanno la consistenza delle ciarle del genere «mio cugino mi ha detto che…» Ad esempio l’incubo dell’asteroide «Nibiru», che da un articolo della CNN, ispirato nientemeno che a fonti della Nasa, l’agenziale aerospaziale americana, veniva due giorni fa considerato in rotta di collisione con la Terra, con una probabilità allarmante del 30%. «La Nasa tace per non provocare il panico», raccontava l’articolo, aggiungendo che l’asteroide aveva le «dimensioni del Texas» e che l’impatto sarebbe avvenuto tra novembre e dicembre, insomma giusto in tempo (oppure appena in anticipo, davvero un segno di buona educazione) per rispettare l’appuntamento con la profezia Maya. C’è voluto poco a scoprire che l’asteroide grande quanto il Texas era stato messo in orbita dalla fantasia di un tal «Mfaircloth83», un blogger, che l’articolo non era affatto della CNN e che dunque l’entità della minaccia era pari a quella di un supplì nella stratosfera. Ma che importa, l’essenziale è provare un brivido, il gioco di società della fine del mondo e, per qualcuno, vestire i panni carismatici del profeta di sventura. Passato in cavalleria «Nibiru», arriva adesso, però, l’asteroide DA14, un bel sasso di 45 metri di diametro, pesante come 5000 autobus, insomma come si dice una bella tranvata (2,4 megatoni di TNT), che dovrebbe fare il pelo alla Terra, intorno il 15 febbraio 2013, passandole a soli 22.500 chilometri di distanza. Stavolta la notizia sembra davvero provenire da fonti Nasa, che aggiunge esserci una «grande incertezza circa l’orbita di DA14».
Il fatto è che dopo il passaggio del 2013, proprio come accadeva al pianeta «Melancholia» nell’omonimo apocalittico film di Lars von Trier, l’asteroide potrebbe fare una «danza della morte», cioè schivarci, proseguire verso il Sole, curvare a causa della forza gravitazionale dell’astro e tornare indietro, per impattarci «tra il 2020 e il 2082» cioè proprio quando molti avranno, forse, finito di pagare il mutuo sulla casa, una bella disdetta. Gli astronomi si propongono di sviluppare ulteriori calcoli al prossimo passaggio dell’asteroide per scoprire se esiste questo rischio di un «ritorno di fiamma». Per ora, la probabilità che ciò avvenga sono dello 0,031, è più probabile che la supermodella Bar Refaeli, ex di Di Caprio, stasera vi chiami al cellulare chiedendo di dormire da lei perché si sente sola. Dunque all’erta, e se ricevete una chiamata da numero sconosciuto, rispondete.