Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Panorama 8/11/2012, 8 novembre 2012
A CHE GIOCO GIOCAVAMO - FILIPPO LA MANTIA
52 anni, titolare del ristorante Filippo La Mantia a Roma.
«Da piccolo adoravo disegnare. Naturale che il mio giocattolo del cuore fossero i chiodini. Me li regalarono a 3 anni, rimasi subito intrigato. La casetta a pizzo, la macchinina, il fiore… A volte poi facevo i pupazzi con il Pongo e gli ficcavo i chiodini a mo’ di naso e occhi. Me li sono portati dietro anche al liceo artistico. Il dramma era quando li buttavo per terra e finivano sotto i mobili: mamma si arrabbiava un sacco e io piangevo, perché di giocattoli allora te ne compravano uno e basta. Lei li ha conservati tutti, finché non mi sono trasferito a Roma. Ricordo che tornavo a casa, aprivo i cassetti e uscivano centinaia di chiodini. Qualche anno fa li ho ricomprati per mia figlia Carolina: hanno lo stesso odore di allora».