Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Panorama 8/11/2012, 8 novembre 2012
A CHE GIOCO GIOCAVAMO - FRANCESCO ZONIN
38 anni, vicepresidente della casa vinicola Zonin dal 2006.
«Da bambino le mie domeniche erano dedicate al Lego. Mia madre lo teneva in due sacchi neri e con mio fratello Domenico facevamo la guerra per accaparrarci i mattoncini. Ci teneva occupati tutta la mattina, fino al pollo arrosto. E di pezzi ce n’erano tantissimi, anche perché ai compleanni era il classico regalo della nonna. Facevamo le ambientazioni in un angolo di casa: la navicella spaziale su una mensola, la fattoria… Io non seguivo le istruzioni, cercavo di arrivarci da solo e se non trovavo un pezzo usavo un po’ di fantasia. Fu così che nacque la costruzione più creativa: quando, tornati dalla nostra tenuta di Castello d’Albola, in Toscana, decisi di ricrearla con il Lego. Usammo uno spaghetto per il filare di vigne, i pezzi tondi bianchi per le botti. E l’accetta del pompiere, il mio pezzo preferito in assoluto, divenne quella del vendemmiatore».