Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Panorama 8/11/2012, 8 novembre 2012
A CHE GIOCO GIOCAVAMO - FRANCO TATÒ
80 anni, manager, dal 2003 è amministratore delegato dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana e dal 2011 consigliere d’amministrazione della Parmalat.
«Quando da Lodi la mia famiglia si trasferì a Torino, alla fine degli anni Trenta, andavo a Porta Palazzo a giocare a “paligia”. Allora non si avevano giocattoli, i bambini giocavano per strada. Disegnavamo un cerchio per terra e ci mettevamo dentro tutti i nostri tesori, soprattutto figurine di calciatori. Poi vi lanciavamo a turno un piattino di metallo. Tutto ciò che usciva dal cerchio veniva “guadagnato” da chi tirava: una forma di ridistribuzione del reddito. A me piaceva molto, soprattutto perché mi permetteva di imparare il piemontese. A scuola un compagno mi aveva apostrofato in dialetto. Io, non capendo, gli avevo risposto in milanese. Così lui mi bollò come “terùn”. Poi vennero i bombardamenti e non potei più andare a giocare».