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 2012  novembre 08 Giovedì calendario

IL TG1? POTREBBE CONDURLO ANCHE LA MIA COLF FILIPPINA

[alla fine Clemente Mimun si esprime su politici e anchorman]

Recordman italiano delle direzioni televisive (Tg2, Tg1, Tgparlamento, da 5 anni in sella al Tg5), Clemente Mimun si diverte a raccontare di avere messo mano al suo Ho visto cose..., galleria di storie e personaggi con cui si è incontrato (e scontrato) nella sua vita professionale, dopo l’ictus che l’ha colpito a giugno dell’anno scorso: «Ho pensato che se malauguratamente me ne fosse venuto un altro forse mi sarei dimenticato tutto. Sarebbe stato un vero peccato».
Il libro dettaglia ricordi al vetriolo su Francesco Giorgino, Maria Luisa Busi e Lilli Gruber. Oggi, costretto a scegliere fra questi, chi porterebbe al suo tg?
Gruber. Perché è sicuramente molto determinata e «paraventa», come si dice a Roma, ma ha anche un grande talento. E comunque al Tg1 gli ascolti non cambierebbero neanche se lo conducesse la mia colf filippina. Il mio libro però è soprattutto la testimonianza di un grande amore per la Rai, dove ho lavorato 20 anni.
Al «Tg1» però non ha avuto vita facile.
Infatti la mia più bella esperienza è stata al Tg2. Il Tg1 è sì il traguardo più alto, ma anche il più complicato, soprattutto perché soffre di un paradosso: quando ci sono esecutivi e direttori di sinistra la redazione è governativa. A condizioni opposte pretende che il direttore faccia il rivoluzionario. Chi non è di sinistra al Tg1 è un ostaggio».
Lei passerà alla storia come l’inventore del «panino»: una dichiarazione del governo, una dell’opposizione e una della maggioranza.
Nel libro spiego che fu un’invenzione dell’ex presidente ulivista della Rai Roberto Zaccaria. Ma La Repubblica e L’Unità decisero di attribuirmela perché avevano deciso di eliminarmi. E comunque Antonio Di Bella al Tg3 faceva un «SuperMac» e nessuno fiatava.
Chi è il politico dal quale ha subito più ingerenze?
Il più arrogante è stato Piero Fassino.
Chi vede al «Tg1» dopo Alberto Maccari?
Tra gli interni lo stesso Maccari e Di Bella. Fra gli esterni che hanno già lavorato in Rai Mario Orfeo, tra le new entry Ferruccio De Bortoli.
Giorgino e colleghi si sono fatti vivi in questi giorni?
No.
Non teme querele?
Non ho scritto niente che non sia vero e soprattutto non ho scritto tutto... Se servirà documenterò meglio.


(Antonella Piperno)




Mezzobusta e basta «Al “Tg1” puntai a fare realizzare servizi anche ai conduttori. Con Maria Luisa Busi al di là di uno speciale ci sono riuscito solo una volta in 4 anni e mezzo».

Arrogante «Una volta Piero Fassino protestò perché le sue dichiarazioni non erano nel “Tg1” delle 20. Dettaglio: erano le 18 e due ore prima lui già conosceva la scaletta».

Paraventa «Giovanna Botteri al “Tg3” con un nostro videotelefono fece lo scoop del raid Usa su Baghdad. La Gruber voleva che glielo togliessi per andare in edizione straordinaria».

Opportunista «Banale e opportunista, Francesco Giorgino è il prototipo del giovanotto in carriera. Ha ambizioni che superano le capacità e occasioni non proporzionali ai suoi meriti».

Pronto... «Tg1» «Scoprii che Giulio Tremonti di sua iniziativa aveva chiamato la troupe per raccogliere una sua dichiarazione. Gli telefonai: ma che siamo il radiotaxi o pronto pizza?».