Aldo Grasso, Corriere della Sera 08/11/2012, 8 novembre 2012
LA «LEGGEREZZA» DELLA SCIENZA IN TV
Non avendo a disposizione materie prime, dobbiamo ingegnarci nell’industria della trasformazione. Sul digitale e sul satellite ci sono canali dedicati alla divulgazione scientifica, ma noi vogliamo le cose ancora più facili, ancora più semplici.
Così «Archimede», il programma che si occupa «in maniera leggera» di scienza, tecnologia e leggende metropolitane, propone una nuova modalità espressiva: la divulgazione della divulgazione. (Italia 1, martedì, ore 21.10). A condurlo c’è Niccolò Torielli, acconciato come una sorta di Jim Carrey di Cologno Monzese, e il suo compito consiste nello smistare e introdurre i servizi forniti da The Munchies Movie Production.
È possibile spostare l’asse terrestre? Ovviamente allo spettatore non viene spiegato il mistero di quel fenomeno conosciuto come «precessione degli equinozi», di cui si è occupato Platone («Politico» e «Timeo»).
Ci si accontenta di mostrare una folla di giovani che zompa a comando per dimostrare che se tutta l’umanità saltasse nello stesso tempo l’asse inclinato della terra non si sposterebbe. Poi si passa a parlare, più o meno nello stesso modo, di sublimazione, grandine, adolescenza, adrenalina, autocombustione, fotovoltaico per chiudere con uno scontro ideale fra guerrieri Ninja e guerrieri spartani.
Chi divulga deve necessariamente semplificare, il suo compito è un po’ quello di spianare la via alla comprensione. Torielli e i suoi autori si limitano a riproporre in chiave televisiva una vecchia rubrica della Settimana enigmistica: «Forse non tutti sanno che…».
P.S. Martedì sera, Valerio Staffelli ha consegnato per colpa nostra un tapiro al direttore Ferruccio de Bortoli. Che ha parato il colpo con la consueta signorilità. Nell’arco di un anno abbiamo sbagliato (di ben poco, un refuso nel riportare i numeri Auditel) due dati d’ascolto. Succede, spiace e riconosciamo l’errore.
Aldo Grasso