Nicola Da Settimo, Francesca Milano, Il Sole 24 Ore 8/11/2012, 8 novembre 2012
SCUOLA, LA CARICA DEI 321MILA
Più di 300mila aspiranti insegnanti, due terzi dei quali non hanno mai messo piede in una scuola stando seduti in cattedra. È la fotografia dei candidati al concorso della scuola scattata alla chiusura delle iscrizioni per il concorso. Oltre 200mila iscritti – su 321mila in totale – sono "outsider", cioè soggetti che non sono nelle graduatorie a esaurimento né fanno supplenze, ma che avevano i titoli richiesti dal bando. Si tratta, in sostanza, di persone che fanno altri lavori, che non hanno mai pensato prima d’ora di fare gli insegnanti ma che si sono fatti tentare dal posto fisso e si sono detti «proviamoci». Tra loro ci sono precari, ma anche liberi professionisti colpiti dalla crisi e in cerca di entrate più sicure. Prima di arrivare al tanto agognato contratto a tempo indeterminato, però, bisognerà superare una serie di prove, la prima delle quali consiste nella prova di preselezione che si svolgerà la terza settimana di dicembre.
La prossima settimana si alzerà il sipario sull’archivio dei circa 3.500 quesiti che il ministero sta predisponendo per la prova di preselezione, che sarà probabilmente organizzata su quattro sessioni al giorno. È attesa per venerdì prossimo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’avviso relativo al calendario dei test preselettivi e «intorno al 23 novembre» il ministero conta di pubblicare la banca dati dei quesiti, tra i quali saranno sorteggiati quelli a cui ogni candidato dovrà rispondere durante il test.
Potranno accedervi tutti coloro che hanno trasmesso la domanda ritenendo di avere i titoli richiesti dal bando. Solo per coloro che supereranno la prova, poi, si avvierà un accertamento dei requisiti con consequenziale provvedimento di esclusione nel caso gli stessi risultassero mancanti. «Fermo restando – ricordano dal ministero – che l’amministrazione può procedere alla esclusione anche dopo la prova scritta e fino al termine della procedura concorsuale ove accertasse la mancanza dei requisiti di accesso».
La convocazione non arriverà per posta o per e-mail: l’avviso che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 novembre avrà valore di notifica a tutti gli effetti. Il candidato che ritenga di essere stato illegittimamente escluso, ha diritto di proporre ricorso, che, secondo il successivo articolo 17 del bando, può avere la forma, alternativamente, o del ricorso straordinario al presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure del ricorso giurisdizionale al competente tribunale amministrativo regionale, entro 60 giorni, dalla data di pubblicazione o di notifica all’interessato.
Il bando, contrariamente a quanto avvenuto spesso in passato (ad esempio nel concorso del 1999) non prevede che, nelle more della definizione del ricorso, i candidati esclusi siano intanto ammessi condizionatamente al concorso e iscritti con riserva nella graduatoria di merito. Questo significa che la mera presentazione del ricorso non basta più a garantire l’ammissione con riserva: occorrerà invece che sia richiesto e ottenuto dal Tar un provvedimento cautelare (la così detta "sospensiva").
Nel caso che tra la notifica dell’esclusione e la prova preselettiva vi siano pochi giorni, il ricorso al Tar potrà contenere anche una richiesta di misura cautelare provvisoria, che può essere concessa dal presidente del tribunale prima della trattazione della domanda cautelare da parte del collegio, in caso di estrema gravità e urgenza, tale da non consentire la dilazione neppure sino alla camera di consiglio per la sospensiva.
Se il candidato/ricorrente viene ammesso con riserva al concorso in seguito alla sospensiva del Tar, la sua eventuale posizione di vincitore sarà comunque conseguita "con riserva", in quanto l’inserimento a pieno titolo si ottiene solo dopo l’accoglimento del ricorso con sentenza definitiva. Sia l’eventuale provvedimento negativo sulla sospensiva, sia la sentenza di merito, sono sottoponibili ad appello dinanzi al Consiglio di Stato.