Bianca Carretto, Corriere della Sera 08/11/2012, 8 novembre 2012
NUOVE ALFA E MASERATI IN ITALIA. ECCO LE FABBRICHE DI MARCHIONNE
Sergio Marchionne ha deliberato tutti i progetti che verranno prodotti in Italia, dal 2013 al 2016, già adeguati alle normative internazionali, per poter essere venduti in Europa o esportati in tutto il mondo. È la conferma della strategia presentata il 30 ottobre con il piano industriale, che prevedeva il mantenimento di tutti gli impianti, annullando così qualsiasi ipotesi di chiusura. Un atteggiamento verso l’Italia che va in direzione contraria alle decisioni prese da altri costruttori europei che hanno già stabilito i fermi dei siti in sovracapacità produttiva.
Mirafiori e Grugliasco, le fabbriche di Torino, la città dove la Fiat è nata ed è cresciuta, assumeranno la qualifica di «polo del lusso», l’eccellenza del design, della qualità tecnologica e dell’efficienza industriale dell’automobile italiana. In arrivo sei modelli Maserati. Sarà assemblata nelle linee di montaggio di Grugliasco la berlina Quattroporte, di cui sono appena state rivelate le forme, la punta di diamante di una storia di successi del marchio del Tridente, che debutterà a gennaio, al Salone di Detroit. Seguiranno l’ammiraglia, alto di gamma, del segmento E, chiamata Ghibli, e due versioni sportive, la Gran Turismo nelle varianti berlina e cabrio, che adotteranno ingegneria prelevata dalla progettazione Ferrari. Il crossover Levante (Marchionne ha stabilito che la denominazione suv deve essere riservata solo ai modelli Jeep), quello che doveva essere fabbricato a Detroit, dalla Chrysler, verrà costruito a Mirafiori, uscirà nel 2014, anno in cui la Maserati celebrerà i suoi primi 100 anni di storia. Una sesta vettura, con il brand modenese, è prevista, ma non ancora assegnata, quasi sicuramente si tratta della versione compatta della Levante.
Per quanto riguarda Alfa Romeo, oltre alla 4C coupé e spider, ormai entrambe in dirittura di arrivo, costruite a Modena, negli stabilimenti emiliani della Maserati (un ulteriore esempio di sinergie applicate ormai dal gruppo Fiat Chrysler, sia in Europa che negli Usa), è stata approvata la futura erede della 164 che uscirà dalle catene di montaggio di Mirafiori. La Giulia, di cui Marchionne ha bocciato a ripetizione le proposte di stile, perché dovrà essere «perfetta, incarnare lo spirito delle Alfa Romeo del passato», nella doppia veste di berlina classica e station wagon, è stata affidata allo stabilimento di Cassino, ove attualmente vengono montate Alfa Giulietta, Fiat Bravo e Lancia Delta. Nel piano industriale precedente, la Giulia era invece destinata a una fabbrica americana. Solo il Duetto, nome dello spider Alfa, studiato in collaborazione con Mazda, verrà realizzato in Giappone, a fianco della nuova Mazda Miata.
Ancora Mirafiori sarà la matrice di due altre Alfa Romeo, un crossover medio-alto, non ancora battezzato e, nel 2016, l’erede della Mito, il modello che non trascura la passione del pubblico più giovane. E parlerà italiano anche la nuova Giulietta, che uscirà da Cassino e porterà tutti i tratti più grintosi del marchio: un’arma potenzialmente vincente per combattere nel segmento C, riconquistando gli spazi che le competono, nella fascia delle vetture compatte a due volumi. Il complesso industriale di Melfi si occuperà della Fiat 500X e della sua gemella che incontrerà il mercato fregiandosi del marchio Jeep: le chiamano già le «crossover tascabili», raccoglieranno i clienti della Sedici. La X rappresenta un nuovo tassello della famiglia 500, che continua a espandere la sua gamma. A Pomigliano, infine, saranno costruite tutte le Panda.
Bianca Carretto