Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  novembre 07 Mercoledì calendario

“NON AVRÒ NÉ STIPENDIO, NÉ AUTOBLÙ VEDRETE, ANCHE I GRILLINI STARANNO CON ME”

[Franco Battiato entra a far parte della giunta regionale: Crocetta è travolgente, ma ora non chiamatemi assessore] –
Rinuncia allo stipendio, non avrà l’autoblu. Non vuole essere chiamato assessore, non intende «avere a che fare con politici », dovrà dividersi fra le delibere e i concerti.
Ma Franco Battiato, a 67 anni e dopo una lunga carriera di successi, alla fine ha deciso di dire sì a Rosario Crocetta. Entra nella giunta del neogovernatore della Sicilia con uno stile tutto proprio.
E con un obiettivo: «contaminare » prima che amministrare.
Nell’Isola dei califfati e delle poltrone distribuite con il Cencelli è già una novità.
Battiato, avrebbe mai messo nel conto un’esperienza
simile?
«Neanche per idea.
Tutto è nato da un’iniziativa di Crocetta. Io non lo conoscevo personalmente, l’avevo visto in tv e l’avevo trovato travolgente. Schietto. È venuto a trovarmi a Milo e mi ha proposto quest’incarico da assessore. Gli ho detto che ho impegni professionali che non posso disdire. Ma lui mi ha messo all’angolo dicendomi: “Puoi farlo lo stesso”».
Da non crederci.
«Non voglio fare discorsi tropo seri, risulterebbero ridicoli. Ci sono dei siciliani che puntano molto su Crocetta, che pensano che abbia davvero qualcosa di rivoluzionario ».
In «Povera patria» lei parlava dei governanti come di «perfetti e inutili buffoni». È cambiata la sua opinione della politica?
«No, e come potrebbe essere altrimenti? Leggo cose inaudite di questi tempi. Leggo di ruberie: il Lazio, la Lombardia, chissà quanti altri casi verranno fuori. Noi paghiamo le tasse e avremmo piacere che i soldi andassero a chi ne ha bisogno. E invece... Non è giusto però sparare nel mucchio. Ci sono persone serie. E in questa ristretta cerchia metto Crocetta, Vendola e pochi altri. Ma alle primarie del centrosinistra voterò Bersani».
In Sicilia, intanto, imperversano i grillini. Se lo aspettava?
«Questo attacco duro, a volte sgradevole, è quello che ci vuole per certa gente, che poi se ne frega. Ma non è accettabile il no di Grillo alle presenze televisive dei suoi
eletti. In ogni caso so che 5 Stelle è favorevole alla mia partecipazione al governo Crocetta. E sosterrà i miei provvedimenti».
Inevitabile parlare di mafia e antimafia, per chi si appresta ad amministrare la cosa pubblica in Sicilia.
«La lotta alla mafia è una priorità, non l’unica. Non si può sottovalutare un fenomeno come la corruzione quando con la crisi le famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese».
Di cosa si occuperà esattamente?
«Voglio far rivivere gli spazi culturali della Sicilia, i teatri di pietra romani e greci, proponendo un’offerta culturale di qualità. Tutto ciò può creare un clima interessante, una forte attrattiva per gli stranieri. Ho due fortunate esperienze alle spalle: ho diretto l’«Estate catanese» e il «Violino e la selce» nelle Marche. Venivano da tutta Europa, sa? E non per Battiato. Io contamino scienziati e letterati ».
C’è chi dubita che riuscirà a conciliare i suoi impegni con quelli da assessore.
«A Palermo andrò quando sarà possibile. Sta cominciando una tournée europea. Crocetta lo sa, ma lui è uno spericolato, ci crede e ci credo anch’io. Ho deciso di rinunciare allo stipendio, per un senso di libertà. Quando voglio me ne vado. Ma io spero di restare per cinque anni».
Non le fa paura il mostro-burocrazia?
«Macché, avrò in tutto tre collaboratori, mi occuperò di grandi eventi e per il resto delegherò ai tecnici. A proposito: a pranzo con Crocetta e i suoi collaboratori mi è stato detto che la delega più consona al mio progetto è quella del Turismo, non della Cultura».
Buon lavoro, Battiato.
«Grazie. Nella mia vita ho preso tutto sul serio. Lo farò anche stavolta ».