Giuseppe Culicchia, Gioia 25/10/2012, 25 ottobre 2012
MILO MANARA ARTISTA, DISEGNATORE, FUMETTISTA
La prima cosa che guarda in una donna? (Ride) Beh, il viso. Senza dubbio è la cosa più importante: i lineamenti, l’espressione.
La qualità che apprezza di più in una donna? Soffro della sindrome di Stendhal: di fronte alle donne molto belle ammutolisco. Quindi apprezzo la virtù della bellezza, che però mi azzera.
La cosa che detesta di più in una donna? Forse l’atteggiamento di quelle che credono di avercela solo loro. Henry Miller le chiamava le allumeuses.
Che cosa invidia alle donne? Di questi tempi, con tutte quelle che vengono assassinate e pensando alle perduranti discriminazioni, niente. Adoro le donne, non le invidio.
La bugia che ha detto più spesso a una donna? Dico sempre che sono belle anche se non è vero. Ma con le femministe bisogna stare attenti. Comunque sono un grande ascoltatore
e, se non me la sento di mentire, sto zitto.
Quando alla guida c’è una donna come si sente? Un tempo erano più distratte, oggi va meglio.
Ha mai votato per una donna? No, perché ho sempre votato il simbolo, ma lo farei subito. Per quanto mi abbia fatto piacere la vittoria di Obama, sarei stato felice se avesse vinto la Clinton.
Crede che sia possibile un rapporto di amicizia tra un uomo e una donna? Affetto privo di implicazioni erotiche sì, amicizia no, almeno non com’è possibile tra uomini.
Ha amiche donne? Sì, le mogli dei miei amici e le ex compagne di scuola.
Le succede di nascondere di aver avuto voglia di piangere al cinema? Più che altro mi succede di commuovermi, e lo nascondo anche se non sono con una donna.
Quante volte pensa al sesso nell’arco di una giornata? Col mestiere che faccio abbastanza spesso. Ma, se sto disegnando, con distacco. Per il resto, sempre meno col passare degli anni.
Qual è il suo sogno erotico? I miei sogni erotici sono rigorosamente etero.
Quante volte si è sentito dire da una donna: «Perché non parli?». Molto spesso. Sono un orso e poi lavoro solo nel mio studio. Tornando alle donne belle, devo dire che a volte è un sollievo se mi deludono quando aprono bocca, vista la sindrome a cui accennavo.
Quante volte si è sentito chiedere da una donna: «Come mi sta?». Ah, infinite.
Ha mai risposto: «Ti sta male?». Beh, bisogna usare molta circospezione, specie se si sta uscendo di casa e si è già in ritardo.
Ha mai fatto capire a una donna che forse doveva ricorrere al bisturi? No, mai.
Ha mai fatto notare a una donna che forse aveva messo su un paio di chili di troppo? No, mai.
Come si comporta con una donna aggressiva? Dipende. Normalmente mi ritiro, ma se esagera contrattacco.
Che ne pensa delle donne molto intraprendenti? Mi piacciono, le stimo. E le apprezzo anche quando l’intraprendenza ha a che vedere con la sfera sessuale.
Quanto sono importanti le rassicurazioni a letto? Molto, sia fatte, sia ricevute.