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 2012  novembre 03 Sabato calendario

UN PAESE GRECO SI OPPONE ALLA VECCHIA MINIERA D’ORO

[Nonostante l’acqua alla gola, è un no secco alla riapertura] –
C’è un villaggio in Grecia, Ierissos, che si oppone strenuamente alla riapertura di una miniera d’oro. E questo nonostante il governo di Atene, alle prese con una continua emergenza finanziaria che mette a rischio la stessa sopravvivenza della nazione, ritenga una priorità lo sfruttamento delle risorse naturali.
Ierissos si trova a pochi chilometri dall’ingresso al monte Athos.
Qui il rilancio delle miniere è visto come una catastrofe. I 3 mila abitanti protestano vivacemente e gli scontri con la polizia diventano sempre più frequenti nella foresta di Skouries, nel nord del paese. Gli attivisti combattono da molto tempo contro il rischio di inquinamento di una regione, la Calcidica, con le montagne ricoperte di alberi e brughiere che si trovano a picco sul mare. Luoghi incantevoli, considerati tra i più belli del Mediterraneo dai turisti.
L’esecutivo guidato da Antonis Samaras vuol invece estrarre minerali dal sottosuolo per rilanciare gli investimenti e creare occupazione. Il nuovo proprietario delle miniere, il gruppo canadese Eldorado Gold, ha raddoppiato il numero dei suoi dipendenti nel giro di un anno: sono passati da 400 a 800. La società ha promesso 1.500 posti di lavoro una volta che i tre siti (Stratoni, Kouries e Olympiada) saranno in piena attività. È previsto un investimento di circa 490 milioni di euro in cinque anni.
La miniera di Olympiada era stata chiusa nel 2002 dopo una decisione del Consiglio di stato che ne riconosceva il pericolo per l’ambiente. In seguito a questa vittoria gli oppositori riuscirono a bloccare gli altri progetti. Ora, però, a Olympiada le contestazioni sono diminuite perché i posti di lavoro fanno gola a parecchie persone. I rapporti cominciano a farsi tesi. Secondo alcuni, le miniere impiegheranno qualche centinaio di persone, ma migliaia di altri posti nel turismo e nell’agricoltura sono destinati a scomparire una volta che l’ecosistema sarà distrutto.
I timori maggiori provengono dal piano di sfruttamento della nuova miniera di rame e oro nella foresta di Skouries e dai permessi di prospezione ottenuti da Eldorado Gold per sondare altri luoghi. I gruppi di opposizione sono convinti che l’obiettivo sia trasformare l’intera regione, la più verde della Grecia, in un bacino minerario. Nel frattempo il gruppo canadese ha cominciato ad abbattere alberi. Lo sfruttamento a cielo aperto dovrebbe iniziare nel 2014 e prolungarsi per quattro anni, mentre la fase di attività sotterranea dovrebbe durare una ventina d’anni.