Giuseppe Giustolisi, il Fatto Quotidiano 30/10/2012, 30 ottobre 2012
I ragazzi un po’ naif e anticasta che hanno conquistato l’isola – Per capire chi sono veramente i Grilli siciliani basta guardarli bene in volto, in ogni piega della loro espressione
I ragazzi un po’ naif e anticasta che hanno conquistato l’isola – Per capire chi sono veramente i Grilli siciliani basta guardarli bene in volto, in ogni piega della loro espressione. No, non c’è da scomodare Lombroso, ma solo da cogliere il segreto di un successo in quelle facce un po’ naif, che la vecchia politica snobberebbe. I primi a essere stupiti dell’exploit del Movimento Cinque stelle sono proprio loro, intenti a guardare i dati dello spoglio che li dà al primo posto come lista. Sono riuniti a Caltanissetta nella sede del comitato elettorale del candidato governatore, Giancarlo Cancelleri, geometra di 37 anni e chitarrista rock. Per un giorno Caltanissetta non è soltanto il centro della Sicilia, ma diventa anche ombelico della geopolitica regionale e nazionale e in via Ferdinando I, quasi all’ingresso di questo paesone capoluogo, dove l’acqua continua ad essere, nonostante la gestione privata, l’emergenza di un’intera provincia, non è retorica dire che si sta facendo la storia. La domanda che fa irrigidire i Cinque stelle siciliani è la solita: ma Grillo quanto pesa sulle vostre scelte? “Beppe si è speso tanto in questa campagna elettorale, ma il programma l’abbiamo fatto noi, grazie alle proposte che ci sono arrivate dai cittadini”, dice Valentina Botta, psicologa trentasettenne che, se venisse eletta, si batterebbe per l’introduzione dello psicologo di base, “In altre regioni dove è previsto, la spesa farmaceutica è calata dal 20 al 30 per cento”. Valentina è tra i candidati in lizza per un seggio a Palazzo dei Normanni, insieme a Giuseppe Lo Monaco, 30 anni, revisore contabile di Gela, che ha cominciato la sua attività col movimento stampando e distribuendo il magazine “La settimana” dal blog di Beppe Grillo. LO MONACOpreferisce non parlare coi cronisti, fedele alla linea del grande capo. Tutto il contrario del candidato Governatore che si muove a suo agio tra le telecamere. “Non ci alleeremo con nessuno”, ripete Cancelleri in tv. Discorsi da vecchia politica, quelli delle alleanze, che i ragazzi del Cinque stelle faticano anche a comprendere. E in effetti è impossibile riuscire a trovare qualcuno che nel salone di via Ferdinando I, ceduto al Movimento in comodato da un costruttore simpatizzante, ne faccia anche solo cenno. Non si parla nemmeno di chi potrebbe farcela e di chi potrebbe restare fuori. Quello che conta è la vittoria del Movimento e avergliele suonate ai partiti. “Un paio di militanti della sinistra si sono già fatti vivi da queste parti. Adesso ci corteggeranno, dice Angelo, un militante della prima ora, “Ma noi abbiamo un regolamento rigidissimo. Ci vuole almeno un anno di attivismo per entrare nel Movimento, e non si deve aver fatto parte di nessun partito nei due precedenti”. Ma se c’è una buona idea che proviene dai partiti, sono pronti ad appoggiarla, ribadisce Cancelleri, prontissimo a ridursi lo stipendio di deputato. Come Francesco Cappello, avvocato di Caltagirone tra i più votati della lista etnea. “Mi batterò perchè gli stipendi siano ridotti e per l’abolizione di tutti i privilegi”, dice. PER L’INTERA campagna elettorale in Sicilia i Cinquestelle hanno speso 31mila euro. Per organizzare il comizio di Grillo a Catania i militanti hanno speso più di mille euro. Con la vendita di spille, magliette e gadget ne hanno recuperato una buona parte. Per la differenza c’è l’autofinanziamento. “I soldi non sono un problema. Per fortuna ci sono le donazioni sul sito”, dice Gianina Ciancio, candidata etnea anche lei probabile deputato regionale, che ha messo a disposizione casa sua come sede del Movimento. Gianina è diplomata in pianoforte e dieci giorni fa s’è laureata in scienze ambientali. Se venisse eletta, vorrebbe realizzare un piano di turismo sostenibile per la sua terra.