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 2012  novembre 01 Giovedì calendario

Schianto in autostrada: ferito Sgarbi, grave l’autista - Se l’è cavata con un braccio rotto Vit­torio Sgarbi vittima di un incidente sul­la autostrada A/ 1,all’altezza di Frosino­ne; grave invece il suo autista Antonio La Grassa, ricoverato in coma farmaco­logico: ha subito un forte trauma toraci­co e dopo essere stato trasportato al pronto soccorso nella notte è stato tra­sferito all’Umberto I di Roma

Schianto in autostrada: ferito Sgarbi, grave l’autista - Se l’è cavata con un braccio rotto Vit­torio Sgarbi vittima di un incidente sul­la autostrada A/ 1,all’altezza di Frosino­ne; grave invece il suo autista Antonio La Grassa, ricoverato in coma farmaco­logico: ha subito un forte trauma toraci­co e dopo essere stato trasportato al pronto soccorso nella notte è stato tra­sferito all’Umberto I di Roma. La Merce­des su cui viaggiava Sgarbi, a quanto pa­re nel tentativo di schivare un pneumati­co probabilmente caduto da un ca­mion, è uscita fuori strada finendo la sua corsa contro un muretto Ha davvero rischiato la vita il critico d’arte, ex ministro ai Beni culturali, due volte sindaco. A giorni dovrà essere ope­rato per ridurre le fratture al gomito. Tornato nella casa romana Sgarbi rac­conta i momenti di paura: «È successo che questa notte stavamo andando ver­so Frosinone. A un certo punto, non so se con intenzione o con casualità, qual­che idiota ha fatto cadere sulla carreg­giata dell’autostrada un copertone o una ruota addirittura di camion che io ho appena intravisto perché ero in dor­miveglia. Il mio autista molto abilmen­te è riuscito a evitare lo pneumatico ma non è non riuscito a controllare la mac­china per rimetterla in carreggiata. Mi sono accorto che, scivolando sull’asfal­to bagnato, stavamo andando oltre il guardrail. E infatti l’abbiamo abbattu­to ». Poi un volo dall’alto: «Siamo precipi­tati in una specie di voragine che i non ho però individuato perché avevo perso gli occhiali. Siamo finiti in un luogo che non ho riconosciuto subito... una stra­da, che è una strada provinciale eviden­temente. Da quello che mi dicono sia­mo andati a finire contro una palazzi­na ». «A parte il braccio sto bene: ho avu­to paura, perdevo molto sangue». Resta la preoccupazione per il suo au­tista: «Gli usciva sangue dalla bocca­racconta ancora Sgarbi- ho tentato di sollevarlo per impedire che si soffo­casse. Per un po’ ci sono riuscito, poi i vigili del fuoco lo han­no estratto dai grovigli dell’automobile e lo hanno portato all’ospedale. Spero davvero che possa resistere e che venga curato come dev’essere perché ha avu­to un ematoma, un’emorragia del qua­le ancora non hanno individuato l’origi­ne ». Ieri intanto sono stati resi noti i dati dell’Istat e dell’Aci sgli incidenti stra­dali. Numeri che fanno ancora rab­brividire. Ogni giorno si verifica­no 563 incidenti, che provocano il ferimento di 800 persone e la morte di 11, due delle quali in me­dia hanno tra i 20 e i 29 anni. Le ci­fre sono alte, e lontane dall’obietti­vo europeo del dimezzamento delle vittime in dieci anni (i morti sono passa­ti da 7.096 a 4.237, cioè 45,6%). Gli scon­tri sono concentrati al rientro a casa dal lavoro,specie intorno alle 18.Un’ora ne­ra, colpa della stanchezza e dello stress, ma anche- dice il rapporto- della scarsa illuminazione o del sole radente a se­conda dei periodi dell’anno