Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  ottobre 30 Martedì calendario

Penguin-Random, maxi fusione nei libri – Due "colossi di carta" uniscono le forze per contrastare l’ascesa degli ebook di Amazon e Apple

Penguin-Random, maxi fusione nei libri – Due "colossi di carta" uniscono le forze per contrastare l’ascesa degli ebook di Amazon e Apple. Random House, controllata dal gruppo tedesco Bertelsmann, e Penguin, di proprietà del gruppo Pearson, hanno annunciato ieri una fusione che crea la casa editrice più grande del mondo. Il nuovo gruppo, che si chiamerà Penguin Random House, avrà ricavi di 2,5 miliardi di sterline e una presenza in tutti i continenti. Bertelsmann avrà il 53% del nuovo gruppo e 5 poltrone nel cda, mentre Pearson, proprietaria anche di Financial Times ed Economist, avrà il 47% e 4 rappresentanti nel cda. L’intesa dovrà avere una durata minima di tre anni, al termine dei quali potranno essere pagati i primi dividendi agli azionisti, mentre dopo 5 anni uno dei due partner potrà chiedere un’Ipo. «L’editoria sta attraversando un periodo di cambiamenti tumultuosi, spinti dalle tecnologie digitali e dalle gigantesche società che le dominano –, ha spiegato ieri Marjorie Scardino, ad di Pearson –. La fusione di Penguin con Random House aumenterà le opportunità di successo. Insieme, le due case editrici potranno condividere gran parte dei costi, investire di più sugli autori e sui lettori ed essere più avventurosi nel tentare nuovi esperimenti in questo mondo di libri digitali che si muove così rapidamente». Secondo i calcoli degli analisti Ubs il nuovo gruppo potrà effettuare risparmi del 10% unificando le operazioni di magazzinaggio, distribuzione, stampa. Dopo mesi di trattative, la decisione di unire le forze è stata accelerata anche per bloccare la NewsCorp di Rupert Murdoch, che secondo fonti attendibili aveva fatto un’offerta informale da 1 miliardo di sterline in contanti a Pearson per fondere Penguin con HarperCollins, la casa editrice che controlla negli Usa. Le due case editrici hanno già investito negli ebook, che ora rappresentano il 22% del business globale di Random House e il 20% per Penguin, ma l’unione delle forze darà al gruppo maggiore forza di fuoco per gestire le nuove sfide dell’editoria nell’era di internet e i rapporti con big del settore come Amazon, Google, Apple. Il mercato dei libri è diventato più competitivo in seguito alla concorrenza di catene online e supermercati, mentre il successo degli ebook ha fatto scendere i prezzi e inasprito il problema della pirateria digitale. Gli analisti prevedono che la fusione Random House-Penguin sia solo la prima del settore e che altre case editrici rivali dovranno seguire la stessa strada per restare competitive. «L’editoria è in una situazione particolare perché composta di poche grandi case e molte relativamente piccole – ha detto la Scardino –. Probabilmente non c’è spazio per tutte, dovranno allearsi o fondersi». La fusione è il canto del cigno per la Scardino, che il 3 ottobre aveva annunciato che lascerà il gruppo a fine anno dopo sedici anni da Ceo. Il gruppo creato avrà dimensioni globali: Random House, che lo scorso anno ha avuto ricavi di 1,5 miliardi di sterline e un utile operativo di 161 milioni, è particolarmente forte negli Usa e in Gran Bretagna. Penguin, che nel 2011 ha registrato vendite per 1 miliardo di sterline e un utile di 111 milioni, ha una presenza radicata in economie emergenti come Brasile, India e Cina. Il celeberrimo marchio di paperback era stato fondato nel 1935 dall’editore inglese Allen Lane per mettere l’acquisto di un libro alla portata di tutti. Markus Dohle, responsabile di Random House, diventerà ad del nuovo gruppo, mentre John Makinson, ceo di Penguin, sarà nominato presidente. Bertelsmann e Pearson prevedono che la fusione diventi operativa nella seconda metà del 2013. Date le dimensioni delle due case editrici le autorità antitrust dovranno dare il nulla osta, ma gli analisti non prevedono problemi. Negli Usa il nuovo gruppo avrebbe una quota di mercato del 27% e in Gran Bretagna del 25%. Nicol Degli Innocenti