Bruno Tinti, il Fatto Quotidiano 28/10/2012, 28 ottobre 2012
SENZA LE SUE LEGGI SAREBBE IN CARCERE
Che B. fosse un evasore fiscale (e anche un corruttore, un falsificatore di bilanci, un falso testimone) non è una novità. La novità è che questa sentenza, emessa nel nome del popolo italiano, dice quello di cui milioni di persone sono convinte da 20 anni: B. è un delinquente naturale.Che B. fosse un evasore fiscale (e anche un corruttore, un falsificatore di bilanci, un falso testimone) non è una novità. La novità è che oggi, invece che desumere questa sua qualità da una sentenza di prescrizione e dover spiegare a tanti suoi amici che era colpevole ma che era passato troppo tempo per mandarlo in prigione, possiamo leggerla tranquillamente in una sentenza. Ha evaso le imposte, si è beccato 4 anni di cui 3 condonati, e deve anche restituire al fisco un buon numero di milioni. E, soprattutto, la novità è che questa sentenza, emessa nel nome del popolo italiano, dice ufficialmente quello di cui milioni di persone sono convinte da 20 anni: B. è un delinquente naturale. Bisogna dire che questa frase ha un significato giuridico diverso da quello che avrebbe potuto avere se i processi precedenti di B si fossero conclusi in modo differente; detta così significa solo che la personalità del reo (B) è tale da consigliare una certa pena piuttosto che un’altra.
MA COME sarebbe finita se B, invece che prescritto a vita, amnistiato, assolto per via di leggi fatte da lui stesso a suo vantaggio, fosse stato condannato come meritava?
Prima di tutto sarebbe stato dichiarato delinquente abituale. Art 102 cp - Abitualità presunta dalla legge: “È dichiarato delinquente abituale chi, dopo essere stato condannato alla reclusione in misura superiore complessivamente a cinque anni per tre delitti non colposi, della stessa indole, commessi entro dieci anni, e non contestualmente, riporta un’altra condanna per un delitto, non colposo, della stessa indole, e commesso entro dieci anni successivi all’ultimo dei delitti precedenti.” I delitti non colposi per cui B ha beneficiato della prescrizione sono stati 7: Lodo Mondadori (Corruzione), All Iberian (Finanziamento illecito ai partiti), Consolidato Fininvest (Falso in bilancio), Bilanci Fininvest 1988-1992 (Falso in bilancio e appropriazione indebita), Lentini (Falso in bilancio), Mills (Corruzione). Quelli conclusi con amnistia 2: Falsa testimonianza e acquisto dei terreni di Macherio (Falso in bilancio). Quelli in cui è stato assolto perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato (B. essendosi fatto una legge sul falso in bilancio che di fatto lo depenalizzava) 2: All Iberian 2 e SME-Ariosto (entrambi falso in bilancio)
In realtà B. avrebbe potuto anche essere ritenuto delinquente abituale ex art. 103 (Abitualità ritenuta dal giudice): “La dichiarazione di abitualità nel delitto è pronunciata anche contro chi, dopo essere stato condannato per due delitti non colposi riporta un’altra condanna per delitto non colposo, se il giudice, tenuto conto della specie e gravità dei reati, del tempo entro il quale sono stati commessi, della condotta e del genere di vita del colpevole sia dedito al delitto”. Questo sarebbe stato il caso della sentenza Media-set. Ma santa prescrizione, santa amnistia e santa depenalizzazione (in concreto) del falso in bilancio lo hanno graziato.
Ma non è finita qui perché i delitti commessi da B. sono tanti e tali che ben avrebbe potuto applicarsi l’art. 105 - Professionalità nel reato: “Chi trovandosi nelle condizioni richieste per la dichiarazione di abitualità, riporta condanna per un altro reato, è dichiarato delinquente o contravventore professionale qualora, avuto riguardo alla natura dei reati, alla condotta e al genere di vita del colpevole, debba ritenersi che egli viva abitualmente, anche in parte soltanto, dei proventi del reato.”
MA PERCHÉ dobbiamo rimpiangere che i santi del paradiso di B. lo abbiano graziato? Solo perché non è giusto? Sì, certo. Ma anche perché l’art. 109 (Effetti della dichiarazione di abitualità, professionalità o tendenza a delinquere) prevede che al delinquente abituale o professionale si applichino le misure di sicurezza. Che, tra le altre, sono l’assegnazione a una colonia agricola o a una casa di lavoro.
Ma ve l’immaginate B. con la palla al piede e il pigiama a righe intento a falciare il fieno? Confesso che questa visione di lui vestito come uno della banda Bassotti (ve li ricordate i ladroni persecutori di zio Paperone?) mi ripaga un po’ di tanta bile ingurgitata in questi 20 anni.