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 2012  novembre 01 Giovedì calendario

“I TALK SHOW CI UCCIDONO” MA DA BEPPE FRASE SESSISTA

[Polemica contro l’eretica Salsi: “La tv il vostro punto G”] –
Ese sulla tv avesse qualche ragione, a dispetto dell’orrenda battuta?
Ieri Beppe Grillo ha scritto, senza mai nominarla, una reprimenda contro Federica Salsi, consigliere comunale a Bologna che martedì è andata a Ballarò e - dispiace dirlo - non è riuscita granché a far capire programmi e ragioni del Movimento cinque stelle. Il «capo politico» o «portavoce» ha scritto che «il talk show ti uccide», che con queste comparsate «lo share del programma aumenta» ma il militante viene «trattato e esibito come un trofeo, un alieno, una bestia rara e, contemporaneamente, diminuisce il consenso per il Movimento a cui appartieni o dici di appartenere».
Beppe, animale televisivo per definizione, instradato da Pippo Baudo un maestro che forse varrebbe la pena di arruolare come spin doctor televisivo dei candidati 5 stelle - sa che «i cameraman ti inquadrano implacabili se annuisci quando enuncia le sue soluzioni un qualunquemente stronzo». Conosce i tempi e le telecamere. Parla di «voluttà» dei suoi, non fondata su una reale capacità di padroneggiare il mezzo. Invita a riflettere che alla fine di queste performance la gente sceglie il meno peggio, e il meno peggio è sempre un altro, «quello che sa vendere le sue menzogne (è il suo mestiere), che ha parlato per un’ora mai interrotto da chi gestisce il talk show, quello che nessuno ha mai contraddetto». Infine escogita una battuta, che davvero non si può sentire: la tv è «il punto G, quello che ti dà l’orgasmo nei salotti dei talk show». Voleva dire che è «il quarto d’ora di celebrità di Warhol», ma poiché il caso nasce dall’intervento in tv di una donna, le parole suonano poco pensate, odiosamente sessiste. Di un maschio non avrebbe detto così. Infatti Giovanni Favia, tra i non molti e difendere Federica, risponde così a Grillo, «io il punto G non ce l’ho».
Eppure, spacciare un consiglio per una fatwa fa ridere, Grillo non vieta a nessuno di andare dove gli pare; vorrebbe solo insinuare nei meno smaliziati il dubbio che il meccanismo di certi talk show non li facilita, non possono andare da Floris, o da Vespa, come bambini nelle fauci del lupo cattivo. La Salsi, tra parentesi, non ha saputo rispondere su un punto sul quale avrebbe dovuto essere preparata: cioè sulla circostanza che esiste una via legale per lasciare nelle casse siciliane l’eccedenza dell’indennità alla quale Cancelleri ha detto di aver rinunciato. Con questo ha fatto la figura di chi non sa le cose.
Federicaieri non ha voluto parlare. Comprensibile. Ma in Sicilia, durante l’assemblea in streaming, anche le donne la guardavano in tv e dicevano «nooo, Federica Salsi, noo». E Bugani, il militante bolognese più vicino a Casaleggio, non l’ha affatto difesa. Ha citato Pasolini, «la nuova ferocia consiste nei nuovi strumenti del potere... Non considero niente di più feroce della banalissima televisione». Detto questo, però, Pasolini in tv ci andava; anche se allora c’era Biagi.