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 2012  novembre 01 Giovedì calendario

Alessandro Litta Modignani Sentivo prima che a Ferrara gli studenti protestano contro la "retorica del merito"

Alessandro Litta Modignani Sentivo prima che a Ferrara gli studenti protestano contro la "retorica del merito". Intervistano una giovane esaltata secondo cui: "non si può parlare di merito quando ci sono delle disuguaglianze sostanziali alla base". Qui, nelle scuole superiori, e particolarmente nel liceo classico, tra un Luperini d’annata, un G. Della Volpe e il solito Gramsci (è come il prezzemolo), professori che sono in realtà intellettuali falliti coltivano il ribellismo dei giovani, in cui è facile intravedere i futuri sindacalisti, impiegati pubblici oziosi, artisti politicizzati etc. Il "sapere critico" di cui si riempiono la bocca i professori di liceo spesso non è altro che dietrologia da due soldi condita con sproloqui "progressisti". Mancano scuole che abituino al ragionamento fattuale, obiettivo, basato sui dati; che insegnino economia di termini, rigore e costruzione di inferenze da confrontare con la realtà. La cattiva scuola forma giovani mediocri, close-minded, conformisti che pensano in gruppo. Finti ribelli, questi giovani sono quelli che poi votano i politici populisti. (copiata da Davide Fiammenghi). Mi piace · · Condividi · 17 ore fa · A Francesco Carla’ e altri 29 piace questo elemento. 4 condivisioni Claudia Costantini lo trovo ingeneroso. ogni generazione ha i suoi paraculi, i suoi idealisti, i suoi geni e la maggioranza di mediocri. 17 ore fa · Mi piace · 1 Daniele Caneh ma bene,analisi che condivido..basta con gli ideologismi incongrui,luoghi comuni e basta con le frasi fatte..mom devono prevalere le stronzate 17 ore fa · Mi piace · 2 Alessandro Litta Modignani si però la scuola è ridotta veramente al disastro, retta solo dallo sforzo di pochi che resistono per ragioni morali, frustrati e malpagati. non pensiamo che queste cose siano prive di conseguenze, alla lunga. 17 ore fa · Mi piace · 3 Stefano Navarrini chissà di che frustrazione soffre Fiammenghi 17 ore fa · Mi piace · 3 Mario Ferrandi Alessandro, il Muro di Berlino è caduto nell’89. Facciamocene una ragione 17 ore fa · Mi piace · 1 Stefano Navarrini ssssseeee, e poi di cosa si parla 17 ore fa · Mi piace Ester Moscati Quando nel 1977 facevo parte del Movimento (una parte molto marginale e confusa per la verità) sentivo i compagni scagliarsi contro la meritocrazia in nome di una "uguaglianza" che non capivo. Io pensavo che il merito fosse l’unica cosa che potesse consentire la "mobilità sociale" o forse più banalmente che il figlio di un contadino potesse, per "merito", ottenere un riconoscimento per il suo impegno che non avrebbe mai avuto per "classe". Mi rispondevano che il "merito" di un proletario non avrebbe mai potuto competere con il "merito" di chi era nato in una casa con una biblioteca. E non avevano tutti i torti. Le cose sono molto cambiate da allora, e credo che oggi una uguaglianza di base sia stata raggiunta almeno a livelli sufficienti per valorizzare il merito di ciascuno. 17 ore fa · Mi piace · 5 Alessandro Litta Modignani Mario Ferrandi ????? 17 ore fa · Mi piace Alessandro Litta Modignani forse tu dovrai fartene una ragione mario. per me era già chiara da prima la natura totalitaria di quella ideologia. 17 ore fa · Mi piace · 2 Gianfranco Zola come chiave di lettura ci sta (per la scuola di 20-30 anni fa) 17 ore fa · Mi piace · 1 Massimo Maccabi Benocci è il perfido Fu Manchu, credo... 17 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Su questo punto mi skazzo con Alessandro esattamente da 43 anni, assemblee del Manzoni a tema ’ la scuola di classe’. Vedasi ’Lettera a una professoressa’ di Don Milani. Dare ’pari opportunità’ al figlio di un borghese cosmopolita e a quello di un contadino analfabeta è una beffa al senso comune e all’etica elementare intuitiva, non c’entra con le ideologie. Ma non c’è verso:per lui è prodotto di una ideologia sovietica livellatrice e iniqua, e non dell’osservazione dolorosa dell’arretratezza di una nazione e della mancanza di politiche proattive di promozione sociale di chi è rimasto indietro 17 ore fa · Mi piace · 1 Sisto Ceci Ancora con Don Milani , lo dovrebbero arrestare dopo morto . 17 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Yet another... :) 17 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi http://www.youtube.com/watch?v=OifR7dXBxfw Per Berlusconi il figlio dell’operaio e quello del professionista non possono essere uguali In questo video Berlusconi dice che il figlio dell’operaio e quello del professi...Visualizza altro 17 ore fa · Mi piace · 1 Sisto Ceci Appunto x un idiota come Berlusconi e’ normale, ma per il sentire comune delle persone normali e’ vero il contrrario. 17 ore fa · Mi piace Alessandro Litta Modignani ho sempre cercato di dire il contrario di quello che mi imputi tu, ma tu non lo hai mai capito. questa storia del ragazzo sfigato che viene dalle classi povere e dunque non ha le stesse opportunità degli altri è vera, ma tu l’hai sempre usata come alibi, mario. forse è ora che ti guardi allo specchio invece di fare battute sul muro di berlino. tu hai fatto la vita che hai fatto perché hai fatto scelte sbagliate, creando un dolore immenso e inutile. non hai avuto meno opportunità di altri che hanno frequentato il liceo manzoni di milano. è ora che ti guardi allo specchio e fai un bilancio, invece di accusare la società. però appena senti la parola "ribelle", e ribellismo, senti il richiamo della foresta. forse hai capito di avere sbagliato, ma dalle cose che scrivi mi pare che non hai ancora capito quando e perché. 17 ore fa · Mi piace · 2 Mario Ferrandi Sicuramente ho sbagliato tanto nella vita, ma non la decisione di stare dalla parte di quelli nati dalla parte della tartina dove non c’è il burro, come dicono i brits. Ammesso poi che sia una decisione, è una pulsione naturale, almeno come forse lo è difendere delle gerarchie sociali, un istinto insormontabile ad agire per compensazione invece che per mimetismo 16 ore fa · Mi piace Stefano Russo Quello che più mi stomaca nella polemica politica è il Goebbelsismo. Non è per fare il berlusconiano, anzi, Berlusconi è colpevole di ben più gravi errori nel,la sua carriera politica di questa stupidaggine riportata artificiosamente da video manipolato che vedo qui sopra. Suvvia siate seri. Scusami Alessandro ma lo sfogo era doveroso. 16 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Don Milani era ebreo. Si convertì al cattolicesimo dopo la guerra contro il parere della sua stessa famiglia 16 ore fa · Mi piace Stefano Russo peccato che nel Giugno 1943 (data della conversione) la guerra non fosse finita. 16 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Uh, disastro. Esco sconfitto e flesso dal certamen dialettico 16 ore fa · Mi piace Davide Fiammenghi Mario, non potremmo rendere le gerarchie sociali più fluide e mobili offrendo sostegno ai giovani poveri, ma studiosi e operosi, invece di incitare tutti, ricchi e poveri, a pensare che sia meglio non competere o competere poco? I giovani che ripetono lo slogan che ho citato sopra sono i futuri operai che chiedono il contratto collettivo (produttività individuale diversa, paga uguale); sono i futuri colleti bianchi che scaricano il lavoro sui colleghi d’ufficio; sono gli stessi futuri docenti, che dicono che il "sapere critico" non può misurarsi con test standardizzati, tipo Invalsi, ed è prudentemente meglio non operare nessuna valutazione esterna della preparazine dei loro studenti --che guarda caso sarebbe anche una misura indiretta dell’efficienza degli insegnanti. Ma con tutto ciò, cosa abbiamo dato ai nostri figli? Il nostro sistema può lontanamente paragonarsi a quello dei paesi "liberisti", come Gran Bretagna e Stati Uniti? Vedo legioni di giovani, qualificati e non, che fuggono verso questi paesi, ma quanti giovani americani fuggono dall’incubo liberista per venire in Italia a godere dei vantaggi del nostro paradiso corporativo? Non è già qui la fine di tutta la discussione? 16 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Si ma sfondi una porta girevole. Il ministero della pubblica istruzione, assieme a interni e difesa, era uno dei tre che mai e poi mai dal ’48 la DC mollò in mani altrui stanti gli accordi postbellici, producendo quell’imprinting mediocritario che abbiamo sotto gli occhi adesso... Accollarlo agli insegnanti sessantottini che certo avranno fatto i loro errori, ma certamente hanno provato a scuotere l’edificio, per me non è sensato 16 ore fa · Mi piace · 1 Davide Fiammenghi era uno spaccato di vita provinciale che conosco; e in parte deriva dalla lettura dei comunicati di questi docenti, che spesso riecheggiano motivi da scuola di Francoforte, mal digerita. Prima non mi sembrava di sfondare una porta girevole sulla questione; mi compiaccio che ora siamo sulla stessa posizione. 16 ore fa · Mi piace · 2 Eligio Rous È difficile che un professore mal pagato e frustrato possa insegnare a competere. Si può fare nelle scuole private dove , forse gli insegnanti sono più gratificati . Proprio dalle scuole private infatti esce la maggior parte dei nuovi governanti che stucchevolmente, dalla posizione privilegiata in cui si trovano, si permettono di fare i pedagoghi. Per insegnare a competere si deve premiare chi poi nella competizione eccelle. Non mi pare che questo sia il caso Italiano dove in ogni settore si vede che viene premiato chi viene generato da nobili lombi. Agli altri, anche se bravi, si concedono briciole. 16 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi Io non credo nella competizione ma nella cooperazione. Però condivido l’idea di eccellenza produttiva, di primato della scienza sull’ideologia e la superstizione, di rigore nella formazione. Credo sia stata la formula del Rinascimento 16 ore fa · Mi piace · 1 Alessandro Litta Modignani tengo a precisare Stefano Russo che io con il video su berlusconi non c’entro proprio. per il resto, mi sembra tutto abbastanza chiaro. la società aperta produce la classe media e offre molte opportunità, comunque è riformabile, ma alcuni sono rimasti ancorati agli schemini paleo-marxisti dell’800 non se ne sono accorti. e ti dicono "guarda che non c’è più il muro di berlino". credono di avere capito la realtà, loro, e che gli altri sono poveri coglioni assoggettati dalla cultura ufficiale, e non si accorgono invece di essere dinosauri. mario è rimasto vittima di cattivi maestri, è abbastanza logico che quando vede dei giovani ideologizzati ed esaltati prenda le loro difese. se vedesse il loro errore, capirebbe il proprio. hai studiato la storia sui libri sbagliati, amico mio. 15 ore fa · Mi piace Alessandro Litta Modignani Eligio Rous ti assicuro che, pur in questo contesto descritto, ho incontrato nella scuola italiana degli insegnanti validi, ai quali va la mia ammirazione e il mio plauso. sono pagati poco, ma riescono a reggere psicologicamente perchè amano insegnare e amano formare dei giovani validi. questo è veramente ecomiabile, nella mediocrità generale. questa mediocrità, aggiungo, ha cause remote e più vicine. la Dc ha spadroneggiato fino a un certo punto, poi la burocrazia e l’ideologia hanno fatto il resto. 15 ore fa · Mi piace · 2 Eligio Rous Certo che ci sono insegnanti validi, anch’io ne conosco alcuni, ora come amici , prima come docenti. Sono insegnanti però che, in alcune scuole, hanno difficoltà ad inserirsi e devono svolgere il proprio compito con una determinazione maggiore di quella che sarebbe richiesta se la scuola fosse gestita diversamente. A volte un buon direttore didattico riesce a dare quell’impronta che gli insegnati validi meritano, a volte invece se , come direttore ,capita un incapace, è tutto un susseguirsi di amare sconfitte e frustrazioni. Alcune scuole sono diventate,purtroppo , delle succursali dei centri sociali 15 ore fa · Mi piace Materiali Riformisti (Paolo Allegrezza) Bravo Litta Modignani. Segnalo il delirio di questi giorni sulla scuola consegnata ai privati. 14 ore fa · Mi piace Stefano Russo Alessandro mi scuso se sono stato poco chiaro. Il mio appellarti era dovuto al fatto che ero entrato a pie pari in un tuo post :-) nessun dubbio che tu non centrassi nulla con quel video. So che è tua abitudne combattere nel merito e non con le scemenze gli avversari. 14 ore fa · Mi piace Alessandro Litta Modignani nessun problema, ci siamo intesi :-) 13 ore fa · Mi piace · 1 Stefano Navarrini mah 12 ore fa · Mi piace Mario Ferrandi E’ proprio da quando mi sono staccato da qualsivoglia scuola e consesso di maestri cattivi o buoni, ho imboccato la strada del libero pensiero e del confronto con tutti e specialmente con contingenti avversari, che non faccio che prendere mazzate da tutte le parti. Mbah.