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 2012  ottobre 31 Mercoledì calendario

SANTANCHE’ STATISTA NEL TALK DI LERNER

Chissà se l’arrivo di Corrado Formigli (share medio, 6,8%) e di Michele Santoro (13%) incide sulla conduzione di Gad Lerner (3,4%).

Apparentemente no. Lerner non è certo il tipo da farsi condizionare. In questi anni ha goduto del privilegio di non essere prigioniero dell’audience e ormai il suo talk di approfondimento ha una fisionomia difficilmente scalfibile (La7, lunedì, ore 21.10). Il tema dell’altra sera riguardava le elezioni regionali siciliane: «Sicilia astenuta, democrazia mutilata?», con il solito punto interrogativo che dovrebbe essere foriero di discussioni.

In studio c’erano l’antropologo Franco La Cecla, chiamato per illuminarci sulla mitologia dell’identità siciliana, Nando Della Chiesa (il cui libro più bello resta quello su Gigi Meroni), la sociologa Chiara Saraceno, Carlo Formenti, Angelo Panebianco, Daniela Santanchè e altri politici. Alle opinioni degli ospiti bisogna aggiungere quella di Lerner, che non si limita a condurre, a sollecitare, a capire; non rinuncia mai alle sue idee, rendendole ampiamente esplicite.

Il neo governatore Rosario Crocetta, intervistato dopo la vittoria, ha dichiarato di non aver mai nascosto la propria omosessualità e di essere un baluardo contro la mafia. Ha promesso che non vuole inciuci, né ribaltoni. Speriamo bene: forse bisognava chiedergli che ruolo ha avuto la mafia nella massiccia astensione, ma ci saranno altre occasioni.

«L’infedele» non ha parlato solo delle elezioni in Sicilia, ma anche del caso Grillo e dei problemi che travagliano la Regione Lombardia, compreso il ruolo di Comunione e Liberazione. Certo, scoprire dopo la sigla (il Magnificat in re maggiore BWV 243 di J.S. Bach) che Daniela Santanchè parla già da statista o che ogni politico (tipo Raffaele Cattaneo) fa politica solo per il bene degli altri fa un certo effetto. A mezzanotte Lerner ha dichiarato: «È stata una discussione interessante». Prudentemente ha aggiunto: «Chi si loda s’imbroda».

Aldo Grasso