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 2012  ottobre 28 Domenica calendario

Golpe letterario a Baires Scoppia la coppia più bella d’Argentina - Un gran fracaso , una revolu­ción , un caso di emergen­cia nacional

Golpe letterario a Baires Scoppia la coppia più bella d’Argentina - Un gran fracaso , una revolu­ción , un caso di emergen­cia nacional . Per non dire un golpe , visto che siamo in Argentina... Un golpe letterario in piena regola. Questo hanno provoca­to le recenti dichiarazioni di María Ko­dama, 75 anni, la vedova in extremis di Borges, la ex allieva, e segretaria, e confidente del grande scrittore che sposò poco prima che lui se ne andas­se, poco prima che egli si ricongiun­gesse­nell’alto dei cieli all’Aleph di tut­ti gli universali possibili, quando si tro­vava nella sua amatissima Ginevra, il 14 giugno 1986. Intervistata da La Nación , la señora Kodama ha sparato a palle incatenate contro Adolfo Bioy Casares (1914-99), per decenni amico e soda­le, oltre che terza e quarta mano di Jor­ge Luis per vari libri, soprattutto nella creazione di figure memorabili come il detective galeotto don Isidro Parodi e l’enigmatico Bustos Domecq. Ri­spondendo a una domanda birichina e inzigante in merito alla pubblicazio­ne delle memorie di Bioy Casares su Borges,l’inconsolabile e agguerritissi­ma Kodama prima ha buttato lì una frase pesante come una lapide, il cari­co da 11: «Bioy Casares era il Salieri di Borges», cioè il mediocre che non sol­tanto si nasconde dietro il genio, ma che addirittura lo saccheggia, ne sug­ge a tradimento il nettare. Poi su quel­la lapide ha gettato per sicurezza una colata di calce viva. Andando a memo­ria, recitando a soggetto: «Borges una volta si riferì a Bioy con una sola paro­la: codardo. Quella è la parola che usò». E ancora: «Io mi chiedo: se un uo­mo scrive un libro nel quale inventa e distorce quello che hai detto o ti attr­i­buisce quello che non ha il coraggio di dire e lo pubblica dopo che sei morto ed è morto pure lui, che di per sé è un’azione da codardo,e poi vi ritrova­te nell’altro mondo, credi che lo consi­dereresti un tuo amico?». E ancora: «Mi piacerebbe fare una riunione con le persone che hanno inventato quei diari. Non per aggredirli, ma per capi­re... Perché questa aggressione che dura da 26 anni fatta da persone alle quali la stampa riserva molte attenzio­ni, che usano espressioni che dimo­strano il loro razzismo, come quando mi definiscono la piel amarilla ( la pel­le gialla, María Kodama è di padre giapponese, ndr )? ». E infine: «Se sei un uomo etico, corretto e normale, non scrivi un’autobiografia in cui met­ti nome e cognome delle donne che so­no state tue amanti, molte delle quali sposate, rovinando dei matrimoni, e includendo la seduzione della nipote di tua moglie. Questo è un uomo? Que­sto per me è un rifiuto umano». «Un Salieri» e «un rifiuto umano» Bioy Casares? Le sciabolate della Ko­dama hanno ferito, anche se di stri­scio, molti intellettuali argentini. Che tre giorni fa si sono riuniti nella sala «Leopoldo Marechal» della «Casa Le­opoldo Lugones», in Uruguay 1371, per far sanguinare la loro indignazio­ne di fronte a un folto pubblico plau­dente. C’erano María Esther Vázquez, Alejandro Vaccaro, Rober­to Alifano, Horacio Salas, Ernesto Fer­nández Núñez, Nélida Pessagno, Vi­cente Battista, Juano Villafañe y Vlady Kociancich e molti altri. Tutti coalizza­ti contro quella piel amarilla , contro quella sacerdotessa di un culto a loro dire falso, velenoso e interessato per volgari questioni di vil moneta. Il poeta, scrittore e saggista Alifano, segretario di Borges dal ’74 all’85, il quale con Jorge Luis tradusse fra l’al­tro Stevenson, Hesse e Lewis Carroll, ha ricordato una confessione che gli fece Borges: «Quando ci mettiamo a la­vorare insieme- disse - è Bioy Casares il maestro». Memoria contro memo­ria, cara señora , vediamo chi è più cre­dibile... E ha aggiunto: «I grandi inter­locutori di Borges sono stati Bioy Casa­res e Silvina Ocampo (scrittrice e mo­glie di Bioy Casars, ndr ) ». Come a dire che la Kodama è stata un elemento marginale nella vita di Borges... Inol­tre: «Se Borges accettò l’amicizia di un “rifiuto umano”e di un “codardo”, dovremmo dire che anche Borges era un “rifiuto umano” e un “codardo”? I morti non possono difendersi». Sen­za nominare la diretta interessata, ha detto poi di ricordare «una certa signo­rina che si accompagnava a Borges, che fu diciamo così la sua infermiera, che ha interessi economici e che si mantiene con i diritti degli scritti di Borges» Defensa y contragolpe , quindi. La di­fesa diventa subito attacco. Dall’alto scranno di presidente dell’Accade­mia Nazionale di Scienze Morali, Jor­ge Reynaldo Vanossi ha bollato l’inter­vento a gamba tesa della Kodama co­me «un attacco meschino, lanciato da una persona senza qualità». E mentre si attende la contro-reazione koda­miana, quel che resta di un triste golpe letterario è lo smarrimento dei lettori di tutto il mondo. Perché nella grande famiglia delle lettere, finora Borges e Bioy Casares sono stati fratelli e se uno era «maggiore» dell’altro, lo era principalmente per questioni anagra­fiche. Ma, è noto, le famiglie quando si allargano troppo diventano anche «strette», concimano gelosie e ritor­sioni mentre i cari estinti, nella loro abissale solitudine, si rivoltano nelle tombe.