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 2012  ottobre 25 Giovedì calendario

PLASTICA VERDE PER L’AUTOMOBILE

[Un’azienda francese la ricava dalle piante] –
Costruire automobili verdi utilizzando plastica di origine vegetale. Non è un sogno, ma una realtà sempre più vicina grazie a un’azienda francese di medie dimensioni, Global Bioenergies, attiva a Genopole d’Evry, nella regione Ile-de-France che comprende Parigi.

L’obiettivo, che secondo le previsioni sarà raggiunto intorno al 2020, è quello di produrre propilene, un idrocarburo gassoso da cui si ricava il polipropilene (plastica), a partire dalle piante.

E proprio di plastica è formato mediamente il 20% di un veicolo: dal cruscotto ai paraurti, dal serbatoio di carburante a molte parti dell’abitacolo. Come spiega l’a.d. di Global Bioenergies, Marc Delcourt, il principio è quello di sostituire alla petrolchimica, quindi alle risorse fossili, una chimica derivante da materie prime rinnovabili. Il vantaggio sarebbe duplice: fare a meno del petrolio, destinato presto o tardi a esaurirsi, e ridurre l’inquinamento. In questo caso la materia prima è lo zucchero proveniente dagli scarti dell’industria o dal glucosio estratto dall’amido di mais o di grano.

Questo mercato ha un valore di circa 68 miliardi di euro. Con il polipropilene, oltre alle parti dell’auto, vengono realizzati prodotti per l’imballaggio alimentare e i pannolini per bambini.

Qualche dubbio, tuttavia, rimane. In particolare sull’effettivo beneficio ambientale di questo procedimento: è vero che il polipropilene si ricicla meglio di altre sostanze, ma è altrettanto vero che, una volta ridotto a scarto e bruciato, anch’esso libera anidride carbonica. Secondo Delcourt, in ogni caso, a seconda delle risorse di zucchero utilizzate, il guadagno in termini di effetto serra va dal 20 all’80% rispetto alla petrolchimica classica.