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 2012  ottobre 27 Sabato calendario

MOACASA DESIGN PER ABITARE

Fra anteprime e nuove interpretazioni dell’abitare apre oggi Moa Casa, alla Nuova Fiera di Roma fino al 4 novembre, con tutte le novità in fatto di arredamento d’interni. Nei quattro padiglioni messi a disposizione dell’edizione 2012 dell’esposizione, sarà possibile trovare non solo oggetti di design, ma anche artigiani che presenteranno le loro creazioni e laboratori che coinvolgeranno scuole e accademie. Il tema di quest’anno è il tempo. E la casa come luogo principale dove goderlo
e prendersi cura di sé.

I BUONI ESEMPI CHE SALVANO LA NATURA –
Due reporter in viaggio in tutta Italia, da Brescia a Catania, alla ricerca degli “Earthkeepers” (foto sopra) e delle loro storie: uomini e donne amanti della natura, sostenitori del riciclo e del vivere consapevole e inventori di soluzioni di risparmio energetico. È il progetto Timberland che parte lunedì prossimo. Video e immagini saranno raccolte dagli inviati e postate quotidianamente sul network earthkeepers.it, al quale sarà possibile registrarsi proprio dal 29 ottobre.

UN PAIO DI SCI PER TUTTE LE NEVI [Basta un solo equipaggiamento, hi tech, per discesa, fondo e freestyle. Materiali e tendenze da giovedì al Salone Nissan Skipass di Modena] –
Uscirà uno sciatore pronto a tutto da Nissan Skipass, il Salone di Modena dedicato a turismo e sport invernali che aprirà giovedì prossimo. Uno sciatore pronto a tutte le nevi che l’inverno vorrà riservarci, s’intende, che non si accontenta del va e vieni degli impianti. L’industria si adegua e nei cataloghi della nuova stagione la parola d’ordine è versatilità. Sci e attacchi e scarponi che alla superficie dura della pista trasmettono ogni minimo impulso e fuori assicurano galleggiamento sulla polvere e facilità di ingresso in curva anche nella neve più profonda. Un solo attrezzo in garage per ogni disciplina invernale, cui applicare anche le pelli per allontanarsi dagli impianti e dalla folla. La stessa cosa per scarponi e attacchi, rigidi in discesa e capaci di adattarsi quando si risale un pendio. Accadeva già in tempi eroici: i partecipanti alla prima Olimpiade invernale, a Chamonix, si presentavano con lo stesso sci al trampolino del salto e al via della gara di fondo. Vedere, per credere, la bella
mostra Ski Past che a Trento, nelle spettacolari Gallerie dell’ex tangenziale diventate sede espositiva, raccontano la storia degli sport “freddi” anticipando i Mondiali di sci nordico di Fiemme, a fine febbraio.
Il ritorno al passato — apparente, perché i materiali sono invece l’applicazione della ricerca più avanzata — è tale che il disegno della linea Bbr di Salomon, punta “da surf”, centro e coda molto stretti, assomiglia ai primi sci approdati sul versante meridionale delle Alpi a inizio Novecento. È una tendenza, tanto che Fischer monta sugli Hybrid 7.0 il meccanismo Powerrail: si aziona con la punta del bastoncino e modifica la geometria alzando la punta per uscire di pista. Le plastiche degli scarponi, e i ganci sempre più versatili, permettono agli Scarpa Gea Rs rigidità assolute in discesa e la morbidezza di una pantofola quando occorre spingere gli sci. Mentre Head ha, finalmente, introdotto nei modelli Edge la possibilità di allargare o di stringere la pianta con una chiave a brugola.
Novità anche tra gli attacchi. Salomon sconfina dalle piste e dal mondo dell’agonismo con il Guardian 16 — sul mercato anche come Atomic Tracker 16 — rivoluzionario attacco da scialpinismo e freeriding a piastra, che riesce però a mantenere un baricentro molto basso e soprattutto non ha alcun gioco nelle discese più tirate.
Ultima, la testa. Caschi leggerissimi, sull’esempio di altri sport come il ciclismo e la canoa. Viene dall’acqua bianca il modello nella nuova schiuma Arpro di Va2or, con guscio in carbonio. Sopra, i più giovani hanno di rigore la recentissima Hero3 di GoPro, videocamera che permette con una app dedicata di controllare le riprese dallo smartphone, per scaricarle subito
su YouTube.

PIERO GROS “MA IL FUTURO È IL FUORI PISTA” –
Per anni, in Italia, lui è stato «lo sci». Pierino Gros (nella foto in basso), un oro olimpico, una coppa del mondo, il piemontese capellone in una squadra di altoatesini, il rivale prima di Thoeni poi l’ultimo argine allo strapotere di Stenmark. Lo sci dei paletti, delle picchiate vertiginose, degli italiani che comprano la seconda casa
in montagna.
E ora, Gros?
«Ora sono presidente dello Sci Club Sauze d’Oulx, 150-160 appassionati anche in tempo di crisi. Mi sveglio all’alba, quando c’è una bella nevicata, ed entro sci ai piedi in un bosco di larici, lontani l’uno dall’altro in modo da poter viaggiare sicuri. Con mia figlia incontriamo cervi e caprioli».
Una volta era il simbolo dello sci spericolato, dell’agonismo all’ennesima potenza.
«Ma lo sci è cambiato, ed io con lui. Non ho più benzina per l’ebbrezza della velocità. Ho voglia di ambiente,
non di sciate».
La tecnologia aiuta?
«Ormai pochi usano gli sci classici da gara. L’aspetto tecnico è passato in secondo piano.
L’80% degli sciatori ama l’aria aperta, usa sci come mezzo di trasporto per godersi il panorama.
Ecco quindi il successo di sci free ride per pista e fuori pista: eccezionali».
Chissà il prezzo.
«Gli sci ormai sono tutti di altissima qua-lità, e costano poco rispetto ad anni fa: 450 euro, compresi gli attacchi. Poi gli scarponi che durano dieci anni, per non parlare delle piste, belle e ben battute».
Il futuro?
«Quel che già avviene in altri paesi, che permettono il fuori pista vietato da noi per colpa di sprovveduti o temerari che non sanno quel che fanno.
Prima il fuori pista era per pochi, ora è quasi un gioco da ragazzi. Ed è meno pericoloso della pista, perché si sta più attenti, e si affronta il percorso uno alla volta, non con cento persone addosso».