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 2012  ottobre 26 Venerdì calendario

OLIMPIADI E CERVELLI ITALIANI FANNO VOLARE IL PIL INGLESE

[Il Regno Unito esulta per la crescita dell’economia. Dovuta all’impulso dei Giochi. Le cui spese sono state gestite da una società milanese] –
I britannici cantano vittoria, sono fuori dalla peggiore recessione degli ultimi anni. E lo sono anche e soprattutto grazie al balzo economico-produttivo stimolato dalle Olimpiadi di Londra della scorsa estate. Le televisioni sparano a raffica i numeri della risollevata economia nazionale, con quel rassicurante + 1% del Pil su base trimestrale. E mentre i tabloid tuonano ancora una volta che questo è un’ulteriore conferma di quanto faccia bene al Regno Unito l’indipendenza dalla spendacciona Unione Europea, il governo di David Cameron contiene la gioia perlomeno in pubblico - ma certo a Downing Street si brinda.
In effetti, all’esultanza che risuona in tutto il Paese andrebbe aggiunta una constatazione fondamentale: quelle Olimpiadi così ben calibrate dal punto di vista economico sono state possibili grazie agli italiani. Nel senso che il premier Cameron dovrebbe ringraziare prima di tutto la società italiana BravoSolution, sede centrale a Milano e specializzata nel settore più importante ai tempi della grande austerità, in Europa e nel Regno Unito. Si tratta infatti della sempre più agognata “razionalizzazione della spesa”, parte fondamentale del cosiddetto processo di “spending review”.
FAMOSI NEL MONDO
Ebbene, quelli di BravoSolution, che già lavorano con 600 aziende pubbliche e private in tutto il mondo, hanno fornito agli inglesi la piattaforma tecnologica - e la consulenza - per la gestione di tutti i processi di acquisto dei Giochi, dunque dal villaggio olimpico alle infrastrutture fino ad ogni tipo di fornitura. E dunque sono anche e soprattutto loro che hanno permesso al Comitato organizzatore (Locog) di contenere la spesa delle Olimpiadi entro i 10 miliardi di sterline. Proprio da lì è partito - e lo confermano tutti gli esperti finanziari di Londra - il salto che ha permesso al Paese di uscire dalla recessione. Ben diverso da quanto accaduto ad Atene nel 2004, quando proprio il “buco” finanziario provocato da una dissennata organizzazione dei Giochi stessi s’è poi trasformata nella voragine in cui è precipitata l’intera economia ellenica.
Se poi si guarda al contributo effettivo degli esperti italiani, l’orgoglio campanilista sale ancor di più, e per la verità anche la voglia di dirne quattro ai britannici, che sempre ci accusano di essere corrotti e non trasparenti. Proprio la piattaforma di Bravo- Solution ha permesso di organizzare gli appalti in piena trasparenza e restando all’interno dei tempi prestabiliti. E il lavoro non è ancora finito, visto che nello stesso modo ora verranno riconvertiti gli impianti del Villaggio Olimpico e non lasciati arrugginire come quelli di Atene.
FRA TRE ANNI SI VOTA
D’altro canto i tecnici in questione, dopo aver vinto un’agguerrita gara internazionale, stanno anche gestendo,sempre dal punto di vista tecnologico, la “spending review” del governo britannico per quanto riguarda gli acquisti (beni, servizi, lavoro) di tutto il settore pubblico. Si tratta di un volume di spesa gigantesco, pari a 60 miliardi di sterline l’anno, uno dei maggiori progetti del genere a livello mondiale. E in effetti la tecnologia italiana potrebbe risultare indispensabile per i conservatori, se vogliono restare al governo. È infatti sullo stato dell’economia e sulle misure per tornare al pareggio di bilancio che si giocheranno le elezioni del 2015. I Tory avevano promesso per quella data di azzerare il deficit, ma già hanno dovuto posticipare l’obiettivo di almeno due anni Ela loro gestione dei conti ha fatto risalire il partito laburista, che in un sondaggio di ComRes diffuso di recente raccoglie il 41% di preferenze rispetto al 33% dei conservatori. In particolare, la spesa per il biennio 2015 - 2016 deve essere ridotta di circa 16 miliardi di sterline, per consentire al Paese di mantenere per l’appunto l’obiettivo di riduzione del deficit.
PRUDENZA INGLESE
«C’è ancora molto da fare,ma i dati dimostrano che siamo sulla strada giusta» ha dichiarato ieri il premier, commentando la notizia della crescita del Pil. Prudente anche il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne: «I dati deboli provenienti dall’area euro devono farci ricordare che dobbiamo far fronte a difficile sfide, in casa e all’estero». Una cosa è sicura: d’ora in poi aumenteranno gli attacchi di Londra, già molto frequenti, contro l’Unione Europea, vista come la causa principale di tutti gli sperperi. Si spera che almeno Cameron si ricordi del contributo dell’Italia alla riorganizzazione delle sue finanze nazionali.