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 2012  ottobre 28 Domenica calendario

GASPARRI, GRAN CAMPIONE DELLE DICHIARAZIONI (INSIPIDE)

Non c’è nessuno che intervenga come lui, è l’interventista principe del nostro Parlamento. Come un cane da tartufi, se fiuta la presenza di una telecamera accesa o di un taccuino aperto, si dedica subito allo scavo pur di rilasciare una dichiarazione, di solito insipida, l’eco di se stesso. Nelle ultime 48 ore il senatore Maurizio Gasparri, ex colonnello di An, presidente dei senatori pidiellini, è intervenuto a raffica sulla sentenza di condanna a Berlusconi, sulle elezioni in Sicilia, sulla decisione della Ferrari di apporre la bandiera della Marina Militare, sul passo indietro di Berlusconi, sull’applicazione della riforma pensionistica al comparto sicurezza-difesa, sulla Regione Lazio, sulle primarie del centrodestra, sulla ridiscesa in campo di Berlusconi.
Cliente affezionato di giornali e tv, da un po’ di tempo sta dando il meglio di sé anche su Twitter, social sul quale è approdato con la grazia di un rinoceronte. A un follower che gli contestava alcune dichiarazioni sulla Roma di Zeman ha risposto: «Seguito da 48, imbarazzante»; «Con 48 non arrivi neanche all’angolo» e poi «Non sei nessuno», secondo l’aurea scuola del Marchese del Grillo: «Io so io e voi nun siete un caz...».
Ormai le sue frasi celebri compongono una piccola antologia comica: «Il fascismo non è la parentesi oscura della storia, come disse Croce sbagliando», «Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta», «In questa fase storica assai più che dal clericalismo la laicità è minacciata da quel dogmatismo in cui non di rado incorrono anche i paladini di una presunta laicità che in questo modo si trasforma in laicismo». Le sue analisi politiche sono folgoranti: «Nel Pdl c’è tutto: baccalà imporchettato, patate imburrate oppure un’insalatina leggera».
La legge sul riordino del sistema radiotelevisivo porta il suo nome, dando adito a ogni tipo di ilarità. Strepitosa l’imitazione di Neri Marcorè, più Gasparri del vero (il labbrone pendulo, l’aria del diversamente preparato): «Io ’sta legge è vero che non l’ho scritta, non l’ho manco letta se è per quello; c’ho provato a leggerla, ma francamente non gliela faccio».
Il dramma di Gasparri è che parla, parla, perché solo parlando s’illude di avere convinzioni.
Aldo Grasso