Amedeo Macagno, La Stampa 27/10/2012, 27 ottobre 2012
SINDACO NEI GUAI PER AMORE DELLA SEGRETARIA “FANTASMA”
[Sauze d’Oulx, bollava al suo posto: tutti e due agli arresti] –
Ma sì, è sacrosanto che adesso la convivente del sindaco sia inferocita. Sbatte la porta, lancia un insulto, tiene a bada i cani, ma forse no: «Non abbiamo niente da dichiarare!». Il problema è che questa ennesima storia di pubblico malcostume - truffa aggravata ai danni dello Stato e falso scoperchia questioni privatissime. Per dirla con la signora bionda seduta in macelleria, alle sei di una sera zuppa di pioggia e pettegolezzi: «Anche noi, qui, nel nostro piccolo, abbiamo un caso Minetti. Tutti sapevano».
Tutti sapevano che il sindaco di Sauze d’Oulx, Mauro Meneguzzi, avesse un debole per la sua segretaria. Si chiama Rita Bobba, bionda, bella, appariscente. «Troppo appariscente. Sembra Lady Gaga», dicono i suoi detrattori. Prima è stata assunta come staffista, poi con contratto a tempo indeterminato nella segreteria del sindaco, per circa 2 mila euro netti al mese. «Tutto senza l’ombra di un concorso», ricordano in paese. Le voci giravano da mesi. Lettere anonime, insulti, denunce.
Il problema pubblico è che i carabinieri della compagnia di Susa, agli ordini del capitano Stefano Mazzanti, proprio verificando le voci anonime, hanno scoperto che il sindaco timbrava il cartellino della sua segretaria anche quando lei non era al lavoro, in almeno 15 occasioni solo dal 21 marzo 2011 al 31 luglio 2011. Timbrava e attestava false presenze con la sua firma. Il problema privato è che la signora Bobba è anche la moglie del sindaco di Bardonecchia, e giù i commenti. Mentre qui nei boschi sopra Ulzio, c’è un’altra signora per nulla felice di quanto si è scoperto. E’ bionda anche lei, scozzese, da vent’anni convive con il sindaco di Sauze d’Oulx, in una baita ristrutturata in borgata San Marco. Dove da ieri mattina Meneguzzi è agli arresti domiciliari.
Il lavoro dei carabinieri è stato chirurgico. Telecamere in Comune, vicino alla bollatrice. Un rilevatore satellitare piazzato sull’auto della segretaria. E poi appostamenti e controlli incrociati. Così, per esempio, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare: «Il 19 marzo il badge di Rita Bobba è timbrato all’ingresso da Meneguzzi, mentre Bobba si trova a Bardonecchia fino alle 20,19. Alle 23,49 Bobba timbra il badge in uscita in compagnia di Meneguzzi». Quattro pagine fitte di irregolarità. «8 aprile. Assente dall’ufficio, Rita Bobba si trova a Bardonecchia per tutta la giornata. Il badge è timbrato da Meneguzzi sia all’ingresso sia all’uscita. Risulta presente dalle 8,52 alle 18,07». Annota il gip: «Meneguzzi, prima di timbrare il badge, si guarda ripetutamente intorno, per assicurarsi che nessuno dei passanti lo osservi». Brutta storia. «Specie in questi tempi drammatici, dove non trovi un lavoro neanche a pagarlo», dicono al bar della piazza. La maggior parte degli avventori ci tiene a esternare anche un sentimento dolce, un misto di affetto e commiserazione. «Un buon uomo, il Menguzzi. Deve proprio aver perso la testa per fare una cosa del genere». E’ uno di loro. Cresciuto qui. Nel paese dove ci sono 800 residenti e 43 impiegati comunali.
Mauro Meneguzzi, 52 anni, nato a Genova. Padre medico, madre insegnante. Si trasferisce a Sauze da bambino. Negli anni Ottanta apre un’agenzia immobiliare. Fa l’amministratore di condominio, diventa maestro di sci. E’ appassionato di caccia. Cresce politicamente in Alleanza Nazionale. Il suoi modelli di riferimento sono Agostino Ghiglia e Barbara Bonino. Diventa sindaco nel 2009. Ed è nel giro di Alleanza Nazionale che conosce la signora Bobba, durante un incontro politico a Bardonecchia. Dicono che fossero inseparabili. E nel grande mare dei pettegolezzi, adesso, si può affogare. «Girano sui due fuoristrada Mitsubishi identici color oro». «Lei fa acquisti, lui passa a pagare». «La verità è che Lady Gaga comanda sia a Sauze che a Bardonecchia». Malefici.