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 2012  ottobre 27 Sabato calendario

L’EREDITÀ DI CYNTHIA CARROLL ANGLO AMERICAN PIÙ SICURA MA CON IL PORTAFOGLIO VUOTO

Cynthia Carroll sta cavalcando verso il tramonto. Anglo American - colosso minerario d’origine sudafricana - e il suo amministratore delegato si stanno separando. Alcuni passi falsi per quanto riguarda il suo mandato hanno messo in cattiva luce Carroll, ma lei non ha mancato di mettere in atto i necessari cambiamenti culturali. Il suo successore, ad ogni modo, non avrà vita più facile. I maggiori problemi di Anglo American sono ben al di fuori del controllo del suo direttivo. La scelta di mettere Carroll alla guida della Anglo è sempre sembrata piuttosto strana. Emersa da un relativo anonimato grazie a Mark Moody-Stuart, allora presidente, la scelta di questa donna, americana con alle spalle un Mba conseguito a Harvard, ha creato visioni discordanti quando ha preso il timone nel 2007. Non era sudafricana e non aveva alcuna esperienza nel settore dell’estrazione mineraria, cosa quest’ultima che può essere stata la causa di alcuni errori iniziali. Nel 2008, la decisione di investire 5,5 miliardi di dollari nel progetto Minas Rio, Brasile, per l’estrazione del minerale di ferro sembrava strategica sulla carta ma i continui, e apparentemente infinti, problemi legati ai permessi hanno trasformato il progetto in un inutile spreco. Naturalmente, Carroll non è l’unico dirigente nel settore dell’estrazione mineraria a essere inciampato – anche i suoi pari alla Rio Tinto e alla Xstrata hanno fatto i loro bei scivoloni. Carroll, inoltre, è stata sostenuta dal consiglio di amministrazione. La Carroll ha anche puntato molto verso un cambiamento culturale, necessario soprattutto in tema di sicurezza. Quando arrivò in azienda, i decessi dei lavoratori erano numerosi, circa 40 morti all’anno. Oggi, questa cifra è drasticamente diminuita a meno della metà a costo di maggiori spese per la gestione del settore platino del gruppo. Tuttavia, quello che importa agli azionisti è il profitto – ed è proprio in quest’ambito che la Carroll ha incontrato le maggiori difficoltà. Il Ceo in uscita potrebbe aver dato il massimo che si può pretendere da una persona con un Mba ad Harvard ed estranea al settore. Ad ogni modo, difficilmente il suo successore avrà vita più semplice.