Viviana Mazza, Corriere della Sera 27/10/2012, 27 ottobre 2012
LA FICTION LA FACCIO (SOLO) IN RETE
La prossima volta che vi annoiate guardando la tv, cercate su YouTube questi titoli: The Guild (L’alleanza), Save the Supers (Salvate i supereroi), Legend of Neil (La leggenda di Neil) e My Gimpy Life (La mia vita zoppicante). Sono quattro «serie web», cioè fiction a puntate diffuse solo in Rete, gratuite e visibili a tutti (serve solo un po’ di dimestichezza con l’inglese). No, non sono produzioni di scarsa qualità con attori alle prime armi, ma prodotti professionali anche se realizzati a un costo assai inferiore a quello di una serie tv. Due star di questo universo sono Felicia Day e Sandeep Parikh.
Felicia è una trentatreenne che suona il violino, laureata in matematica, giunta a Hollywood per fare l’attrice, trovandosi però relegata in ruoli da cat lady (zitella con gatti) sufficienti a permetterle di sopravvivere ma da insoddisfatta, dice al Corriere. Nell’attesa che il telefono squillasse, ha sviluppato una dipendenza da World of Warcraft e ha deciso di trasformare quest’esperienza in una sceneggiatura: storia di una giovane introversa assorbita dai videogiochi «mmo» (Massive multiplayer online). Agli studios non interessava e così, nel 2007, ha prodotto The Guild da sé sul web: dopotutto è là che stanno gli amanti degli mmo. I primi due episodi li ha girati di tasca sua, compensando gli attori con ciambelle e usando le videocamere di Sandeep, amico 32enne, attore e produttore fai-da-te. Lei è la protagonista, Codex; lui è Zaboo, innamorato non ricambiato. Il risultato è piaciuto tanto che 550 fan hanno contribuito via Paypal. Grazie alle vendite dei dvd (impacchettati in cucina), Felicia e il suo team hanno avviato la seconda stagione, finché Microsoft è entrato in scena con un contratto di distribuzione. The Guild non è la prima serie web ma è il primo vero fenomeno del genere, dice Steven Dengler, imprenditore italo-canadese che nel 1993 fondò il sito di cambio valuta Xe.com e che oggi è un fan-finanziatore delle fiction su Internet.
Uno slancio lo ha dato nel 2008 il «re dei nerd» Joss Whedon che, pur avendo tutte le porte aperte a Hollywood (co-sceneggiatore di Toy Story, autore di Buffy l’ammazzavampiri, quest’anno regista del film The Avengers) ha deciso di sperimentare in Rete durante lo sciopero degli sceneggiatori. Il suo web musical Dr. Horrible’s Sing-along Blog (Il blog canterino del Dottor Orribile), in tre puntate di 14 minuti ciascuna, ha fatto crollare i server per i troppi tentativi di scaricarlo o guardarlo in streaming. È la storia di uno scienziato cattivo (ma con un cuore d’oro) che vuole dominare il mondo e si scontra con il seducente ma scemo Captain Hammer, con cui compete pure per l’amore della dolce Peggy (Felicia Day).
Le sfide per avere successo con una web serie — se non sei Whedon — sono comunque due: trovare i soldi ed essere visti. Il costo varia dai 5-10 mila ai 150 mila dollari (se è lunga e complessa), spiega Dengler, che ha finanziato al 100 per cento My Gimpy Life e contribuito generosamente a Save the Supers. La prima, di Teal Sherer (che recita in The Guild), è autobiografica: avventure tragicomiche di un’attrice paraplegica a Hollywood. La seconda, di Sandeep Parikh, è la storia di un gruppo di supereroi costretti dalla crisi a tagliare il budget. Per trovare i fondi, contano molto i «clic» e i «mi piace»: più ne hai più attrai i pubblicitari. Un’altra fonte è il crowdfunding, il finanziamento «dal basso»: su siti come Kickstarter e Indiegogo è possibile proporre progetti e ottenere finanziamenti da altri utenti. A chi ti dà 25 dollari puoi offrire in cambio la possibilità di scaricare la serie in alta risoluzione, per 35 aggiungi una maglietta, per 100 li ringrazi nei titoli di coda, e così via fino a includerli come produttori. Nel frattempo YouTube sta scoprendosi network: ha creato e finanziato decine di canali affidati a «produttori di contenuti originali» tra i quali c’è Felicia (vedi Geek & Sundry). Ciò che più conta comunque è coltivare i fan, un pubblico anche piccolo e di nicchia ma fedele e partecipe. È così che The Guild è arrivato a 150 milioni di views alla quinta stagione (è appena partita la sesta). Il 2012, secondo Felicia, è l’anno in cui il potenziale delle serie web sta venendo a galla. In effetti, per la prima volta, pochi giorni fa, Dr. Horrible è stato trasmesso via cavo in America, ma l’hanno visto 500 mila persone. È un risultato orribile per la tv, ma va anche ricordato che quella serie è da anni online e in dvd.
Secondo Dengler, gli studios hanno ancora paura. Sandeep, che ha prodotto con la tv Comedy Central The Legend of Neil (dopo un primo episodio girato da sé con 500 dollari) nota però che anche gli studios oggi cercano modelli più economici. Certo, lui preferisce i fan-finanziatori come Dengler, contenti d’investire nell’intrattenimento che vogliono vedere e ripagati dal poter vestire ogni tanto i panni del cattivo.
Viviana Mazza