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 2012  ottobre 27 Sabato calendario

007, DUELLO CON I ROTTAMATORI

Il vero tema del nuovo film di James Bond è la rottamazione. Giovani contro Vecchi. Naturalmente c’è anche dell’altro. Ma il filo rosso di Skyfall, al di là di esplosioni, inseguimenti e belle donne, è lo scontro generazionale all’interno del controspionaggio inglese. Gli anni passano e qualcuno vorrebbe prepensionare anche 007. Battuta chiave del film: «La giovinezza non è una garanzia di innovazione».
F ossi Bersani, distribuirei a tutti gli elettori del Pd un biglietto per il prossimo 007, Skyfall. Non certo per qualche possibile vicinanza fisica o ideologica ma perché il vero tema del nuovo film di James Bond è la rottamazione.
Giovani contro Vecchi. Naturalmente c’è anche dell’altro, nella fattispecie un supercattivo con i capelli ossigenati e il ghigno hanniballecteriano di Javier Bardem, capace addirittura di far precipitare in una galleria sotterranea un intero convoglio della metropolitana londinese.
Ma il filo rosso di Skyfall, al di là di esplosioni, inseguimenti e belle donne, è lo scontro generazionale, all’interno dello stesso MI6, il mitico controspionaggio inglese.
Gli anni passano per tutti e per l’onnipotente M (che sullo schermo, dai tempi di Goldeneye, ha i capelli bianchi di Judi Dench) si avvicina il prepensionamento. Così come qualcuno vorrebbe fare anche con James Bond.
Questo, almeno, gli fa capire senza tante circonlocuzioni il nuovo Q, l’esperto di diavolerie elettroniche («addetto all’approvvigionamento» dice nel film) interpretato per la prima volta dal trentaduenne Ben Whishaw.
Quando i due si incontrano in una sala della National Gallery, di fronte al quadro di Turner dove «una grandiosa nave da guerra viene trainata ingloriosamente alla demolizione» (chiara l’allusione?), Bond si lascia andare a una battutaccia sul fatto che abbia ancora i brufoli: «La mia epidermide non è affatto rilevante» risponde stizzito Q. E Bond: «Beh, la tua competenza sì». Q: «L’età non è una garanzia di efficienza». Bond: «E la giovinezza non è una garanzia di innovazione». Poi le cose precipitano, il Bardem biondo sembra inarrestabile e gli «approvvigionamenti» non sempre inappuntabili. Non voglio svelare nessun finale, ma il film dimostrerà che l’efficienza del «giovane» Q avrà bisogno di crescere ancora un bel po’ mentre il «vecchio» Bond farà capire ancora una volta di essere indispensabile.
Paolo Mereghetti