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 2012  ottobre 26 Venerdì calendario

MOODY’S I MALI D’ITALIA E QUELLI DI FINMECCANICA

Certo Finmeccanica potrà provare a consolarsi pensando al fatto che, dopo il downgrade dell’Italia e, a cascata, delle "controllate" del Tesoro, la bocciatura di Moody’s era nell’aria. Ma il verdetto con cui ieri l’agenzia di rating ha abbassato di un notch, da Baa2 a Baaa3, il debito senior – pur mantenendo lo status di emittente "investment grade" per la società – è un’altra grana per Piazza Monte Grappa, dopo quelle giudiziarie, ben più pesanti, che assediano il presidente e ad, Giuseppe Orsi. Dalle procure di Napoli e Busto Arsizio è ormai un fiorire quotidiano di dettagli su sospette operazioni illegali messe su per aggiudicarsi commesse. Con una geografia che si aggiorna di ora in ora: ieri è stata la volta della Svizzera dove – come anticipato da Il Sole 24 Ore – il manager della società arrestato martedì, Paolo Pozzessere, risulta titolare di due conti su cui ora indagano carabinieri e pm. Insomma, la telenovela di Finmeccanica non sembra aver fine. Orsi, malgrado le accuse, non molla. Il Governo, per ora, non sceglie. E intanto la società rischia di perdere commesse e credibilità. Come ieri ha giustamente ricordato Pierluigi Ceccardi, presidente di Federmeccanica. «Il costante attacco mediatico a cui è sottoposta Finmeccanica rischia di comprometterne la capacità competitiva e la reputazione internazionale. Questo importante patrimonio nazionale va difeso e valorizzato». Parole che andrebbero valutate da chi può e deve sbloccare questa pericolosa impasse.