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 2012  ottobre 26 Venerdì calendario

CAPPUCCETTO ROSSO IN CERCE D’IDENTITA’

Nel Mondo delle Fiabe, viene svelata la storia dei Sette Nani e l’amore di Brontolo per la fata Nova… «C’era una volta» (Once Upon a Time) è prima di tutto un omaggio all’universo Disney, popolato com’è da quasi tutti i personaggi dei film d’animazione: Biancaneve, i sette nani, Cappuccetto rosso, il Lupo Cattivo, la nonna, la Fata Turchina e molti altri (Rai2, mercoledì, ore 21.10). Il genere è quello fantasy con non pochi risvolti metafisici, visto che la serie della ABC è firmata da Edward Kitsis e Adam Horowitz, già al lavoro su «Lost». All’origine di questa fiaba sulle fiabe c’è un terribile sortilegio: gli abitanti di un cittadina del Maine, Storybrooke, hanno strani atteggiamenti, come se fossero privi di memoria. E lo sono. La regina cattiva di Biancaneve ha precipitato tutti i personaggi delle fiabe nel mondo reale, privandoli del loro fantastico privilegio: il lieto fine. E così tutti sono costretti con affanno e angoscia a ricercare la propria identità (con incursioni nel mondo della psicoanalisi, visto che si scopre che Cappuccetto rosso è in realtà anche il Lupo Cattivo), a misurarsi con i segreti che ognuno si trascina, a scoprire che l’happy ending non è di questo mondo. L’aspetto più interessante della serie è il continuo gioco a specchi tra realtà e fantasia, a volte più macchinoso, a volte più disimpacciato: il racconto si dipana così su piani diversi e, come abbiamo accennato, permette persino a Brontolo, «un nano con un caratteraccio», di scoprire il mistero dell’amore. Solo Henry, un ragazzino di dieci anni e figlio adottivo del sindaco, conosce la verità e cerca costantemente di risvegliare i ricordi degli abitanti. Henry pensa che solo sua madre naturale possa spezzare l’infausto sortilegio e dal triangolo figlio-madre–madre adottiva prendono le mosse i tanti «c’era una volta». Il genere fantasy ha la caratteristica di separare sempre il pubblico: da una parte i perplessi, dall’altra i fedeli, i fanatici, gli appartenenti alla setta.
Aldo Grasso